TELPUSA (Θέλϕουσα o Θέλπουσα, o anche Τέλϕουσα, Thelpusa)
Antica città verso i confini occidentali dell'Arcadia, sulla riva sínistra del fiume Ladone, in una pianura relativamente ampia, presso il villaggio odierno di Vávena, che ufficialmente ha ripreso il nome classico; il suo territorio piuttosto vasto confinava a nord, al gomito del Ladone, con quello di Clitore, a ovest con l'Elide al dilà dell'Erimanto, e a sud col territorio di Erea al dilà del Tuto. Nella storia Telpusa è nominata per la prima volta in occasione della vittoria riportata nei suoi pressi dai Tebani sui Lacedemoni nel 352 a. C.; assieme a Megalopolì (235 a. C.) o poco prima entrò a far parte della lega Achea. Caduta nelle mani di Cleomene nel 222 fu ripresa da Antigono Gonata, ed è menzionata anche posteriormente nelle campagne di Filippo V. Pausania il Periegeta trovò la città ormai in grande rovina, e in parte abbandonata. Malgrado la suddetta decadenza la città continuò a sussistere anche in tarda epoca romana, ed è nominata ancora nel sec. VI, in Ierocle, come pure nel secolo seguente.
Bibl.: E. Curtius, Peloponnesus, I, Gotha 1851, p. 370 segg.; E. Meyer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V A, col. 1618 segg.