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tĕfillāh

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tĕfillāh In ebraico, preghiera di petizione o di ringraziamento. La t. per eccellenza è quella delle «diciotto benedizioni» (shĕmōnēh ‛eśrēh). Al plurale, tĕfillīn è il nome dei filatteri.

Vedi anche
Shĕmōneh ‛esrēh Shĕmōneh ‛esrēh Preghiera ebraica di lode, richiesta e ringraziamento a Dio («diciotto [benedizioni]»). Ha assunto la sua forma definitiva sulla fine del 1° sec. d.C. Deve essere recitata 3 volte al giorno in silenzio e in piedi (di qui l’altro nome ‛Amīdāh, «lo stare in piedi»), e viene quindi ripetuta ... filatterio Ciascuna delle strisce di pergamena (in ebraico tĕfillīn, «preghiere») recanti iscritti passi del Pentateuco, che gli ebrei portano chiuse in capsule di cuoio e legate con cinghie al braccio sinistro e al capo durante la preghiera mattutina feriale. L’uso trae origine dall’interpretazione letterale della ... pārāshāh pārāshāh Denominazione tradizionale («spiegazione, esposizione») di ciascuna delle 54 parti in cui viene diviso il Pentateuco nella liturgia ebraica. Secondo l’uso, di origine babilonese, ogni sabato si leggono nella sinagoga una o due parashah in modo da completare la lettura dell’intero Pentateuco ... Deuteronomio Denominazione attribuita nella versione della Bibbia dei Settanta al quinto e ultimo libro del Pentateuco, chiamato dagli Ebrei dĕbārīm («parole»). È quasi interamente costituito da quattro discorsi di Mosè, nei quali sono esposti i principi generali della vita religiosa e sociale del popolo ebraico ...
Categorie
  • PRATICHE RITUALI E LITURGICHE in Religioni
Tag
  • DICIOTTO BENEDIZIONI
  • PREGHIERA
  • TĔFILLĪN
  • EBRAICO
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