tecnologie olografiche
Tecniche di rappresentazione in grado di fornire la percezione della terza dimensione. Un’immagine olografica è una ‘fotografia’ parallattica di uno o più oggetti, ottenuta attraverso l’uso di luce laser. Il termine ologramma indica una lastra fotografica dalla grana finissima (3000÷5000 linee/mm) capace di registrare le interferenze tra il riflesso di un fascio di luce coerente (laser) e il fronte d’onda del fascio originale riflesso dall’oggetto (confrontato con il fronte d’onda originale stesso). La lastra (nel periodo di massima notorietà di questa tecnologia composta di alogenuri d’argento), così impressionata, viene poi sottoposta a procedure di sviluppo non dissimili da quelle della fotografia in bianco e nero. A seconda del tipo di tecnica utilizzata (per riflessione o per trasmissione), l’oggetto è rappresentato dal lato di provenienza della luce o da quello opposto. Il risultato è un tipo di immagini oggi abbastanza diffuso e noto, in cui la tridimensionalità è solo percepita, grazie al cosiddetto effetto di parallasse dell’immagine: la registrazione del fronte d’onda riflesso dall’oggetto (con fonte puntiforme, perché luce coerente) impressiona sulla lastra più ‘punti di vista’, generando il tipico effetto di movimento dell’oggetto, raffigurato muovendo l’ologramma stesso. Il principio dell’olografia interferometrica fu teorizzato da Dennis Gabor nel 1948, nell’ambito di studi sulla correzione dell’aberrazione nei microscopi elettronici, attraverso l’irradiazione con fasci di elettroni, e fu realizzato soltanto in parte a causa dei mediocri risultati. L’introduzione negli anni Sessanta del laser, e successivamente dell’olografia ottica, innescò una vera e propria mania durata fino alla metà degli anni Ottanta e culminata nell’uso del termine ‘olografia’ (considerato sinonimo di tridimensionalità) in numerosi romanzi e pellicole fantascientifiche e con la diffusione commerciale di piccoli ologrammi che impreziosivano prodotti per ragazzi di ogni genere e forma. Inadatta per la riproduzione sequenziale di immagini, l’olografia è oggi utilizzata soprattutto come strumento di prevenzione contro la falsificazione di documenti (per es., carte di credito), per via delle particolarità tecniche del procedimento. Sono oggi in fase sperimentale tecnologie che sfruttano lo stesso principio per immagazzinare informazioni su un supporto.
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