techno music
<tèknëu mi̯ùuʃik> <it. <tèkno ...>) locuz. sost. ingl., usata in it. al femm. – Genere musicale nato negli anni Ottanta del 20° sec., inizialmente diffuso negli Stati Uniti e in Germania. Nata come musica da discoteca, la t. m. deve il proprio nome all’esclusivo utilizzo di strumentazione elettronica. Le sonorità sintetiche, insieme alle ripetitive basi musicali (loop), le conferiscono un riconoscibile andamento ossessivo; le atmosfere claustrofobiche derivanti dalle incessanti pulsazioni ritmiche e l’inconfondibile timbro acido, legato alle sperimentazioni psichedeliche, ne fanno un genere musicale particolarmente coinvolgente. Il carattere aggressivo di tale musica diventa molto evidente nelle varianti note come hardcore e trance; in quest’ultima si può notare un esplicito riferimento allo stato di semi-incoscienza in cui la musica, unita all’uso di sostanze stupefacenti, intende condurre l’ascoltatore. Dopo una prima fase, legata principalmente ai club di Detroit e di Berlino, la t. m. diventa protagonista dei rave parties, molto diffusi in Gran Bretagna. In tali feste (per lo più non autorizzate e organizzate in spazi occupati abusivamente) la musica accompagna balli sfrenati che, insieme all’assunzione di droghe sintetiche, si propongono come obiettivo il raggiungimento di stati alterati di coscienza. L’ispirazione politicamente anarchica di tali manifestazioni, contraddistinte da un evidente spirito di contestazione riconducibile al movimento punk, influenza anche le prime edizioni della LoveParade di Berlino, festival nato nel 1989. Dopo aver toccato diverse città tedesche l’edizione di Duisburg (2010), segnata da drammatici incidenti in cui perdono la vita numerosi partecipanti, decreta la definitiva sospensione della manifestazione. La popolarità dell’evento è testimoniata dalla partecipazione del noto disc jockey francese D. Guetta e del musicista statunitense Moby, protagonisti dell’edizione del 2008. Seppure strettamente legate a uno specifico pubblico, le sonorità elettroniche della t. m. influenzano anche alcune produzioni di artisti rock e pop come U2 e Black eyed peas.