– Struttura architettonica ubicata nel complesso monumentale sannita di Pietrabbondante (Isernia), nella località Calcatello la cui frequentazione iniziale può essere collocata cronologicamente nel IV sec. a.C. Le vestigia archeologiche attestano una prima attività edilizia ascrivibile al III secolo a.C. (costruzione del cosiddetto Tempio ionico) e una seconda fase (costruzione del Tempio A) datata all’inizio del secolo successivo, a seguito della distruzione compiuta da Annibale nel 217 a.C.; tra la fine del II e gli inizi del I secolo a.C. venne eretto il complesso Teatro-Tempio B, che riprende modelli ellenistici mediati dalla Campania. Il Teatro occupa un'area di 55 x 90 m e ha la cavea costituita da un riempimento artificiale; solo l'ima cavea è costruita in pietra, con tre ordini di sedili, notevoli per la fine lavorazione delle spalliere e dei braccioli terminali, mentre la summa cavea non sembra aver mai posseduto gradinate fisse. L'edificio scenico, affiancato da due passaggi per il pubblico, pur conservato per un'altezza minima, è tuttavia chiaramente comprensibile grazie ai molti elementi dell'elevato ancora esistenti: si può ricostruire un alto proscenio con semicolonne e cornici ioniche, nel quale si aprivano cinque porte; il soprastante tavolato del palcoscenico era chiuso posteriormente dalla parete della scaenae frons, nella quale si aprivano tre porte. Nei pressi del Teatro sorge il Tempio B, il più grande costruito in territorio sannita; rinvenuto nel 1959, presenta una scalinata formata da 14 gradoni e preceduta da due stretti altari. Il complesso monumentale dovette essere molto probabilmente adibito a santuario dell'esercito sannita: l’identificazione attraverso gli scavi di evidenze di un'area quadrata molto simile a quella descritta da Livio nel X Libro ha consentito di ipotizzare che questo sia il luogo in cui venne eseguito il rito del giuramento prima della battaglia di Aquilonia contro i Romani (293 a.C.).