teatro civile
locuz. sost. m. – Termine con il quale si definiscono comunemente gli spettacoli che portano sulla scena teatrale tematiche di attualità politica e sociale. In Italia il t. c. si è imposto come una delle forme più vitali del teatro contemporaneo e sebbene si differenzi dal la loro genesi è strettamente intrecciata. Il t. c. è nato per essere rappresentato fuori dai teatri tradizionali e dai meccanismi produttivi e di mercato, con spettacoli agìti per e fra il pubblico e con testi di denuncia mai definitivi. Gli attori non interpretano personaggi, non salgono in scena in quanto esperti ma come persone, con il loro punto di vista e credibilità, che si fanno carico di una funzione informativa e formativa. Nel giro di pochi anni si sono affermati numerosi spettacoli di forte impatto, tra gli altri: da Il racconto del Vajont (1993) a I-TIGI Racconto per Ustica (2001) di Marco Paolini; Radio clandestina (2000) di Ascanio Celestini; i due lavori di Laura Curino e Gabriele Vacis su Camillo (1996) e Adriano (1998) Olivetti; (Re) Carlo (non) torna dalla battaglia di Poitiers (2001) di Giulio Cavalli, sulla vicenda del G8 a Genova; Reportage Cernobyl (2012) di Roberta Biagiarelli e Simona Gonella sull’incidente nucleare nella centrale ucraina; Daniele Biacchessi sulle morti di Roberto Franceschi, Fausto e Iaio, Peppino Impastato e Luigi Tenco; Storie di scorie (2005), sulla malagestione dei rifiuti radioattivi, e FIATo sul collo (2005), sulle lotte degli operai della Fiat di Melfi, di Ulderico Pesce; Italiani cìncali (2003) di Mario Perrotta sull’epopea dell’emigrazione italiana in Belgio; Gomorra (2007), tratto dall’omonimo libro di Roberto Saviano, coautore con Mario Gelardi della versione teatrale. La convergenza tra il giornalismo d’inchiesta e la drammaturgia civile è avvenuta con Biacchessi; con i prologhi commissionati a Paolini da Report, trasmissione televisiva condotta da Milena Gabanelli; con Promemoria di Marco Travaglio; con Chi ha paura muore ogni giorno. I miei anni con Falcone e Borsellino (2009-12) di e con il magistrato Giuseppe Ayala.