Vedi TAVOLOZZA dell'anno: 1966 - 1997
TAVOLOZZA
In archeologia egiziana hanno tale nome oggetti di non sicurissimo uso, ma probabilmente destinati ad impastarvi su il belletto per dipingere gli occhi.
Si tratta di lastre di pietra (in genere schisto) che si trovano fra materiale predinastico. La loro forma ha uno sviluppo abbastanza regolare per poter servire come elemento di datazione relativa per suppellettile di cui facciano parte. Negli esempi più antichi la forma è accentuatamente romboidale, ma in seguito si hanno forme rettangolari, o con sagome animalesche (pesci per lo più, o volatili). Nel tardo periodo predinastico alcune t. assumono dimensioni colossali e si coprono di rilievi, che sono i più importanti documenti figurativi del tempo. Si tratta, in questi casi, di oggetti votivi, e di regola le rappresentazioni sembra alludano a specifici avvenimenti. Nella cultura egiziana i primi problemi di composizione sia formale che pittografica sono affrontati qui, e in taluni casi con soluzioni che resteranno classiche. Con l'inizio del l'epoca storica (I dinastia) le t. scompaiono dall'uso.
Bibl.: J. Vandier, Manuel d'archéologie égyptienne, I, i, Parigi 1952, pp. 373-388; 570-599.