TAURISCI
. Il nome Taurisci (v. taurini) nel corso dei secoli II e I a. C. appare limitato a una forte e bellicosa popolazione del Norico, dalla quale avrebbe avuto origine l'appellativo di Tauri, oggi Tauern, di una delle propaggini orientali della catena alpina. Sui Taurisci ricaviamo dalle fonti notizie alquanto incerte, le quali lasciano adito a varie ipotesi. Polibio, accennando alle Alpi Occidentali, dice di Taurisci abitanti sui due versanti alpini: sono questi generalmente identificati con i Taurisci alleati dei Boi e debellati dai Romani a Talamone l'anno 225 a. C.
I Taurisci appaiono diffusi in varie regioni alpine: in un passo, almeno, di Catone presso Plinio il Vecchio è detto indeterminatamente che i Leponzî delle Alpi Centrali (v. leponzî) e i Salassi preromani della Val d'Aosta erano di gente taurisca. Fin dai tempi di Annibale alla gente la quale abitava per molta estensione sui due lati della Dora Riparia rimase il nome nella forma Taurini. È finora semplice ipotesi che i Taurisci si siano stanziati nelle Alpi Orientali dopo la fuga da Talamone.
Questi Taurisci sono ritenuti Celti da alcuni autori moderni; tuttavia si tenga presente come ai Romani stessi dovesse talora essere malagevole riconoscere una precisa origine etnica per genti di cultura e di costumi pres'a poco identici, e, con ogni verosimiglianza, alquanto mescolate fra loro, come s'è detto.
Si può pensare che i Taurisci avessero largo posto fra i minacciosi Alpini populi orientali, contro i quali l'anno 186 e seguenti i Romani ebbero a combattere. Tuttavia l'anno 178 i Taurisci sono detti avere partecipato con uii corpo ausiliare alla guerra contro gli Istri a lato dei Romani. Polibio, riferendosi ai suoi tempi, parla di Taurisci del Norico. Quale regione, indubbiamente estesa, essi occupassero, non risulta sufficientemente: l'estensione presumibilmente variò secondo i tempi. La piccola città di Teurnia ripeterebbe, si pensa, il nome. Noreia forse fu la capitale. Per qualche tempo pure Nauportus fu da loro dominato. Intorno all'anno 129, quando ebbe luogo il primo sforzo dei Romani per sottomettere i popoli alpini orientali, C. Sempronio Tuditano e, l'anno 115, M. Emilio Scauro riportarono vittoria su essi. Il nome Taurisci scomparve alla fine del sec. I a. C. Strabone designa sempre gli abitanti del Norico come Norici; Plinio il Vecchio ne ha un semplice ricordo ("quondam Taurisci appellati, nunc Norici").
Bibl.: M. Fluss, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VA, col. i segg.