TAURINI
. Nome del popolo che abitava per vasto tratto la regione subalpina a nord e a sud della Dora Riparia. Appare ramo dei Taurisci, gente diffusa in varie regioni alpine.
Il nome, nell'una o nell'altra forma, sembra derivato da radice preromana che significava appunto "monte". Polibio narra che i Taurisci l'anno 225 a. C. furono disfatti, insieme con altre genti galliche, dai Romani a Talamone (v. taurisci). La forma Taurini appare primamente nel passo in cui Polibio stesso narra dell'espugnazione della loro capitale Taurasia per opera di Annibale appena disceso dalle Alpi, ed è la sola che ritroviamo in seguito costantemente per questi subalpini occidentali. I quali erano, secondo Plinio e Strabone, di antica stirpe ligure. Solitamente tuttavia nelle fonti stesse i Taurisci erano detti Galli. Si trattava con ogni verosimiglianza di popolazioni fruenti dappertutto, più o meno, di uguale cultura e vita e per certo alquanto mescolate.
Come alla Transpadana in genere, pure alla regione dei Taurini il diritto latino presumibilmente fu esteso da Pompeo Strabone l'anno 89 a. C.; il diritto romano da Giulio Cesare. Nel loro territorio fu fondata la colonia Iulia Augusta Taurinorum, oggi Torino (v. torino): si ignora se nel luogo stesso della preromana Taurasia.
Bibl.: H. Nissen, Ital. Landesk., II, p. 163, Berlino 1902; G. Oberziner, Le guerre di Augusto contro i popoli alpini, Roma 1900; G. De Sanctis, St. dei Romani, Torino 1907-23; E. Pais, Torino è la città dei Taurini espugnata da Annibale?, in Dalle guerre pun. a Ces. Augusto, II, Roma 1918.