Tata
Famiglia indiana originaria di Baroda (od. Vadodara, in Gujarat). Di religione parsi, i T. si distinsero fin dai primi del 19° sec. nelle attività commerciali, accumulando ingenti capitali che permisero loro di fondare, grazie soprattutto a Jamsethji Nasarwanji T. (1839-1904), importanti industrie nei settori del tessile, dell’acciaio e della produzione di energia. Nel corso del 20° sec. i T. costituirono il maggiore gruppo privato dell’economia indiana (automobili e macchinari, trasporto aereo, tè, informatica, edilizia, settore alberghiero), con centro di produzione principale a Jamshedpur (od. Jharkhand). I T. finanziarono inoltre l’istruzione tecnica e centri d’eccellenza della ricerca scientifica come l’Indian institute of science di Bangalore (1909), noto anche come Tata institute. Altro personaggio di spicco fu Jehangir Ratanji Dadabhoy T. (1904-1993), che nel 1954-56 appoggiò il movimento Save Bombay, volto a contrastare il piano di creazione di uno Stato federato a maggioranza linguistica marathi (il Maharashtra), e nel 1975 si schierò con Indira Gandhi dopo la proclamazione della Emergency.