TASSIARCHI (ταξίαρχοι)
Furono istituiti in Atene durante le guerre persiane, forse l'anno 479 a. C.; quando cioè, per la creazione della flotta, nuovi e gravissimi compiti erano venuti a incombere agli strateghi. La funzione affidata ai tassiarchi (che venivano eletti annualmente per levata di mano, dall'ἐκκλησία in numero di 10, uno per tribù) fu quella di comandanti delle 10 τάξεις di opliti: alla formazione delle quali avevano parte, collaborando con gli strateghi alla redazione della lista degli efebi che avessero raggiunto l'età di portare le armi in qualità di opliti, alla revisione delle liste precedenti (che comprendevano i cittadini fra i 18 e i 60 anni), e a tutte le operazioni della leva.
I tassiarchi avevano sotto di sé i locaghi, comandanti di battaglione, da loro nominati. Ma a loro volta dipendevano dagli strateghi. Con gli strateghi, però, e con gl'ipparchi, costituivano lo stato maggiore ateniese; con essi partecipavano ai consigli di guerra, a loro fianco presenziavano così alla stipulazione di patti internazionali come alla celebrazione di feste sacre e processioni solenni.
Bibl.: A. Krebs, in Daremberg e Saglio, Dictionn. des antiq., gr. et rom., V, p. 53 segg.; G. Busolt-H. Swoboda, Griechische Staatskunde, Monaco 1920-26, pp. 579 segg.; 1185 segg.; J. Kromayer-G. Veith, Heerwesen u. Kriegführung der Griechen u. der Römer, ivi 1928, p. 49.