Scrittrice e medico bengalese (n. Mymensingh, Bangladesh, 1962), pubblicò la prima raccolta di poesie nel 1986; si impegnò, su quotidiani progressisti, nella critica del fondamentalismo e nella denuncia della violazione dei diritti sulle donne, compiuta in nome della religione. Nel 1993 un'organizzazione fondamentalista pronunciò contro N. una fatwa, che la costrinse a lasciare il Bangladesh. Tra le pubblicazioni: Lajja (1993; trad. it. Vergogna, 1995) Phera ("Il ritorno", 1993); Forashi Premik ("L'amante francese", 2002). Ha ricevuto il Sakharov prize for freedom of thought (1994), il premio UNESCO-Madanjeet Singh pour la promotion de la tolérance et de la non-violence (2004) e il premio Simone de Beauvoir (2008).