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TASILI

di Attilio Mori - Enciclopedia Italiana (1937)
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TASILI (A. T., 109-110-111)

Attilio Mori

Con questo nome, che in berbero significa "altipiani rocciosi e accidentati", si designano due serie di rilievi della regione sahariana che si estendono nella parte sudorientale dei Territorî del Sud (Algeria), e cioè i Tasili del Nord o Tasili Azger e i Tasili del Sud o dell'Ahaggar. I primi, che hanno uno sviluppo di circa 500 km. con direzione NO.-SE., sono rappresentati da un altipiano roccioso molto accidentato, solcato da valli e gole profonde, le cui altitudini massime pare si spingano sino a più di 1500 m. e i cui orli scendono quasi a picco sul piano sottostante con un salto di 300-500 m. Soggetti a un'aridità persistente, onde per anni non vi si vede cadere una goccia d'acqua, accolgono nelle cavità delle fessurazioni e nel fondo di antichi crateri vulcanici laghetti permanenti che ospitano anche piccoli coccodrilli e che consentono gli stabilimenti umani. È la regione abitata e percorsa dai Tuaregh Azger da cui tolgono il nome. I Tasili del Sud o dell'Ahaggar detti anche Tasili Tan-Adrar (Adrar, è termine generico che in berbero vuol dire "monte") costituiscono la zona marginale meridionale della regione dell'Ahaggar. Essi sono una hammada desolata priva di qualsiasi vegetazione e tristemente temuta anche dagli stessi Tuaregh. La ricognizìone dei territorî dei Tasili data da pochi decennî. Vi parteciparono in larga misura specialmente viaggiatori francesi che precedettero o seguirono la graduale occupazione del Sud Algerino. Ricordiamo fra i principali H. Duveyrier, P.-F.-X. Flatters, F. Foureau, per i quali rimandiamo alle voci relative. V. anche sahara: Storia dell'esplorazione.

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