in merito al cui uso sussistono comunque forti dubbi: classificato come strumento di tortura dall'Onu, è condannato da Amnesty International in ragione delle possibili conseguenze letali in soggetti cardiopatici o con problemi di salute - è attualmente in dotazione alle forze di polizia di circa 107 Paesi, tra i quali Stati Uniti (dove il suo utilizzo è consentito anche ai civili), Canada, Brasile, Australia, Nuova Zelanda, Kenya e, in Europa, Finlandia, Francia, Germania, Repubblica Ceca, Grecia e Regno Unito; dal luglio 2018 le forze dell'ordine italiane hanno avviato la sperimentazione del dispositivo, e dal settembre successivo in 12 città italiane (Bologna, Brindisi, Caserta, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Reggio Emilia, Torino) ne è consentito l'utilizzo nel corso dei servizi di controllo del territorio.