TARO (A. T., 17-18-19)
Affluente di destra del Po, che percorre interamente la provincia di Parma, dividendola in due parti un po' disuguali. Discende dal lato S. dello scosceso monte Penna: fa prima un arco scorrendo in un alveo ristretto. A Tornolo la valle si allarga ed ancor più a Compiano, dove l'alveo è ciottoloso e attraversabile durante le magre. Prima di Borgo Val di Taro (la cui parte vecchia è a sinistra del fiume, la nuova a destra) riceve il Gotra (a destra). Pure a destra accoglie le acque della Manebiola e della Sporzana e a sinistra la Mozzola e il Ceno (presso Fornovo) che è il suo più grosso tributario. A valle di Fornovo attraversa la regione collinare; giunto in piano, s'allarga fino a 1500 m., di fronte a Oppiano, da 500 a 800 m. presso la via Emilia, attraversato da uno dei più bei ponti del sec. XIX. In pianura, a valle della via Emilia, riceve il Recchio, passa presso grossi borghi agricoli, s'ingrossa dello Stirone e confluisce nel Po presso Gramignazzo. Da Ronco Campo Canneto scorre incassato fra sponde argillose fiancheggiate da poderosi argini. Ha 126 km. di corso.