TARNOPOL (A. T., 51-52)
Città della Polonia sud-orientale, nella Podolia, capoluogo di voivodato. È situata a 319 m. s. m. nella valle del Seret, a 49° 33′ N. e a 25° 36′ E. Ha clima continentale, con inverni assai rigidi (temperatura media del gennaio −5°,9) ed estati non molto calde (luglio, 18°,4); le piogge ammontano a soli 371 mm. e cadono prevalentemente d'estate (massimo in giugno e luglio, 89 mm.).
Tarnopol aveva 25.800 ab. nel 1880 e 35.831 nel 1931, dei quali circa la metà Ebrei, e il resto Polacchi e Ucraini. È attivo mercato di cereali e cavalli e possiede varie industrie (zuccherificio, distillerie, molini). Ha importanza anche come nodo ferroviario (vi passa, fra l'altro, la ferrovia internazionale Kiev-Voločisk-Leopoli).
Il voivodato di Tarnopol. - Comprende la maggior parte della Podolia polacca (v. podolia) e copre una superficie di 16.532 kmq., sulla quale vivono 1.599.574 ab. (1931; 98 per kmq.; nel 1921, ab. 1.428.520), per la metà Polacchi e per il resto Ucraini (43,8%) ed Ebrei (6,2%). La popolazione si occupa in assoluta prevalenza (81%) di agricoltura. Il suolo per 3/5 è coperto da arativi; i boschi occupano soltanto il 17% del totale, e i prati e i pascoli il 13%. Si coltivano soprattutto frumento, segala, orzo, avena, barbabietole, patate, grano saraceno, trifoglio e canapa. Si allevano piccoli cavalli. I centri principali del voivodato oltre al capoluogo, sono: Zloczów (13.300 ab.), Brody (11.000 ab.), Brżezany (10.000 ab.) e Buczacz (7500 ab.).