TARGELIE (ϑαργήλια)
Feste in onore di Apollo e, in second'ordine, di Artemide; celebrate in Atene e nelle città ioniche nei giorni 6-7 del mese Targelione (maggio-giugno).
Il primo giorno aveva luogo una cerimonia purificatrice: due uomini - o un uomo e una donna - venivano condotti attraverso la città, caricati di tutte le impurità e di tutti i peccati dei cittadini, espulsi come empî, e - pare - messi a morte (esiste però grave controversia su due punti: 1. se tale cerimonia espiatoria si celebrasse effettivamente ogni anno o solo in determinate circostanze; 2. se i ϕαρμακοί fossero messi a morte). Sempre nel primo giorno, ma con cerimonia del tutto indipendente, si offriva anche un sacrificio a Demetra Cloe. Il giorno successivo - più specificatamente designato col nome di ϑαργήλια - le feste consistevano in una processione e in solenni ludi, che erano indetti e diretti dall'arconte eponimo.
Le targelie sono feste antichissime e largamente diffuse nel mondo ionico. Celebrate in maggio, il loro significato originario è essenzialmente agrario; solo più tardi s'aggiunge l'elemento catartico che le trasforma in feste solenni. Durante le targelie, infatti, si proclamavano i decreti onorifici; in occasione di esse avveniva l'ingresso dei figli adottivi nella fratria del padre; in ossequio ad esse, nei giorni della loro celebrazione, i debitori insolventi non potevano essere perseguiti.
Bibl.: L. Preller-C. Robert, Griech. Mythologie, I, Berlino 1887, p. 260 segg.; A. Mommsen, Feste der Stadt Athen, Lipsia 1898, pp. 268-286; E. Cahen, in Daremberg e Saglio, Dictionn. des antiq., V, p. 176 segg.; U. Pestalozza, Le tharghelie ateniesi, in Studi e materiali di storia delle religioni, VII (1930-31), pp. 59-93; V. Gebhard, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V A, col. 1287 segg.; L. Deubner, Attische Feste, Lipsia 1932.