ṭaref Termine ebraico che significa «non adatto, impuro». È riferito in particolare a cibi che, non rispondendo alle prescrizioni alimentari ebraiche, non sono consentiti agli Ebrei (per es., i molluschi, i crostacei, i piccoli volatili, gli animali non uccisi secondo il rito, quelli morti per malattia e quelli sbranati), in diretta contrapposizione a kāshĕr, con cui sono invece qualificati i cibi permessi agli Ebrei perché conformi alle prescrizioni rabbiniche.