TARASCONA (fr. Tarasconne; A. T., 35-36)
Piccola, pittoresca città della Francia sud-orientale, capoluogo di cantone nel dipartimento delle Bocche del Rodano, con 8495 ab. (1931). È posta sulla riva sinistra del Rodano di fronte a Beaucaire, a cui è riunita da un bel ponte sospeso lungo m. 450, ed è dominata dal vecchio castello. È stazione della importante linea Parigi-Lione-Marsiglia, ed è allacciata alla linea della cornice che unisce la Francia alla Spagna. Tarascona ha un'origine assai antica che risale, con tutta probabilità, ad alcuni anni prima dell'era volgare. Durante il Medioevo appartenne ai conti di Provenza che la fortificarono cingendola di mura e costruendovi il castello. Raggiunse il suo massimo splendore sotto il re Renato che risiedette a lungo nel castello e vi diede sontuose feste. Secondo la leggenda la "Tarasque", una fiera mostruosa da cui si fa derivare il nome della città, terrorizzava il paese e poté essere domata solamente da Santa Marta; in ricordo di ciò si celebrano ancora oggi due solenni processioni all'anno.
Monumenti. - La chiesa di S. Marta, eretta tra il 1319 e il 1449 conserva dell'antica struttura romanica (1187-1197) un portico e il portale sul fianco meridionale. Nell'interno: opere del Parrocel, del Mignard, del van Loo e scene della vita di S. Marta del Vien. Nella cripta la tomba di Giovanni Cossa, morto nel 1476, e quella di S. Marta attribuita anche a Francesco Laurana. Il castello che sorge sulle rive del Rodano di fronte a Beaucaire, iniziato nel secolo XIV, fu compiuto nel XV da re Renato, di cui porta il nome. Vi è ora il museo.
Bibl.: E. Viollet-le-Duc, Dict. raisonné de l'architect. franç., Parigi 1870-73; H. Revoil, L'architect. dans le Midi de la France, ivi 1873; Congrès archéol. d'Avignon (1909), ivi 1910; R. Doré, L'art en Provence, ivi s. a.