TARAPACÁ (A. T., 159)
Provincia del Chile, compresa tra la provincia di Tacna a N., la Bolivia a E., la provincia di Antofagasta a S. e il Pacifico a O. Il territorio, vasto 55.287 kmq., comprende un altipiano costiero, spoglio di vegetazione, formato di rocce molto antiche, che s'innalza ripidamente dalla costa ed è conosciuto col nome di Cordigliera della Costa; tra questo e il versante occidentale della catena andina si stende, a un'altezza media di 900-1000 m. s. m., la Pampa del Tamarugal, regione desertica ampia dai 25 ai 50 km., di paiticolare interesse per i ricchi giacimenti minerarî. Il clima, semidesertico, con piogge scarsissime e minime escursioni annue, nella costa sull'altipiano e nella Pampa, diventa più umido nella Cordigliera delle Ande. I corsi d'acqua, scendenti dalle Ande, vengono rapidamente assorbiti dal terrenno arido e pochi di essi giungono al mare; all'estremità settentrionale della provincia raggiunge l'Oceano il Río Camarones, a sud il Loa, che attraversa la Pampa del Tamarugal. Le piogge cadono con intervalli di anni (a Iquique, sulla costa, le precipitazioni annue sono di 0,6 mm.), di conseguenza la vegetazione si riduce a magrissimi arbusti o manca affatto; le scarse colture si concentrano quindi lungo le valli superiori dei corsi d'acqua o dove è possibile l'irrigazione. Nella regione costiera sono frequenti le rugiade che favoriscono una rada vegetazione di arbusti. L'importanza di Tarapacá deriva dai ricchi depositi di nitrato di soda, sale e borace della Pampa del Tamarugal; tra questi hanno maggiore importanza quelli di nitrato di soda che si stendono, per una lunghezza di 200 km., lungo il fianco orientale della Cordigliera e forniscono più di un terzo dell'esportazione totale chilena. Fino alla metà del sec. XIX la regione del Tamarugal era un vero deserto disabitato; a partire da tale epoca si iniziò lo sfruttamento dei nitrati che modificò grandemente l'economia della regione.
La popolazione, per quanto assai scarsa (2 ab. per kmq.), è in rapido aumento essendo salita dai 33.000 ab. del 1885 a 113.331 ab. nel 1930. Capoluogo e centro principale è Iquique (46.458 ab.), porto sul Pacifico con un attivo traffico in nitrati e capolinea della ferrovia longitudinale chilena; altri centri notevoli sono Pisagua, Patillos e Caleta Buena sul Pacifico, Tarapacá a 1285 m. s. m. nell'interno, e i centri minerarî di Noria, Gallinazos e Pintados.