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TARANTELLA

di Roberto CAGGIANO - Enciclopedia Italiana (1937)
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TARANTELLA

Roberto CAGGIANO

. Danza popolare dell'Italia meridionale, per tradizione divenuta caratteristica del popolo napoletano. Secondo l'etimologia parrebbe originaria di Taranto, o forse deriva il suo nome dalla tarantola, il cui morso, secondo una credenza popolare, produce una specie di furore bacchico che eccita alla danza. La tarantella era conosciuta fino dal sec. XIV. Affine al saltarello, con il quale in talune regioni si confonde, essa è di carattere vivacissimo in movimento di 3/8 o di 6/8. Come tutte le arie di danza in generale, anche la tarantella si canta con parole appropriate, mentre l'esecuzione strumentale è affidata a strumenti popolareschi, quali il mandolino, la chitarra, la fisarmonica, ecc. Il ritmo è marcato dai colpi di tamburello (piccolo tamburo a mano a una sola membrana, provvisto di sonagli metallici) suonato dagli stessi danzatori.

Le melodie originali di tarantella sono quasi tutte di modo minore e talvolta nei punti cadenzali presentano l'alterazione discendente del secondo grado, che è caratteristica di molti canti popolari napoletani:

Innumerevoli sono le imitazioni che i musicisti di ogni paese hanno fatto di questo genere di danza, stilizzandolo in forme artistiche per orchestra o per strumenti solisti e talvolta anche per canto. Così, ad es., quelle di F. Liszt, F. Chopin, M. A. Balakirev, G. Bazzini, J. Raff, D. Popper, B. Godard, F. Mendelssohn, G. Martucci, M. Castelnuovo-Tedesco, A. Casella, ecc.

Vedi anche
tarantismo (o tarantolismo)  Tecnica coreutico-musicale di catarsi da crisi psichiche, conosciuta in tutta l’Italia meridionale a partire dal 14° sec. e riscontrabile nel Salento, benché in forme progressivamente attenuate, fino agli anni 1990. Il tarantismo è stato compiutamente esaminato dal punto di vista storico-religioso ... giga Danza in tempo ternario di andamento veloce. Di origine irlandese, si diffuse in tutta Europa nel 17° e nel 18° sec., divenendo di norma il brano finale delle suite strumentali. Ebbe il suo apogeo con J.S. Bach, e nel 20° sec. fu ripresa da C.-A. Debussy, A. Schönberg e I. Stravinskij. Ernesto De Martino Storico delle religioni ed etnologo meridionalista italiano (Napoli 1908 - Roma 1965). A lui si devono un'interpretazione storicista delle manifestazioni religiose e alcune innovative ricerche nel Meridione basate sull'osservazione partecipante e sul lavoro di équipe interdisciplinari. Vita e pensiero. ... Scorpioni Ordine di Aracnidi che vivono per lo più nei luoghi aridi e desertici delle regioni tropicali e subtropicali, meno in quelle temperate: hanno corpo diviso in un prosoma, rivestito da uno scudo dorsale, e un addome suddiviso in un largo mesosoma e un lungo metasoma (la coda), il cui ultimo segmento è ...
Altri risultati per TARANTELLA
  • tarantella
    Enciclopedia on line
    Danza tradizionale dell’Italia meridionale, risalente al 14° sec., caratterizzata da un andamento veloce in 3/8 o 6/8. Può essere cantata e accompagnata da chitarra; viene eseguita da coppie di danzatori dotati di tamburello o nacchere.
Vocabolario
tarantèlla
tarantella tarantèlla s. f. [propr., forma dial. per tarantola, con allusione alle convulsioni che si ritenevano provocate dal morso della tarantola o alla danza che in alcune regioni si faceva come cura di quel morso; per la connessione...
tarantèllo
tarantello tarantèllo (o tarantièllo) s. m. [forse dal nome della città di Taranto]. – 1. Salume fatto con pancetta di tonno, in Campania, Puglia, Calabria. 2. Pezzo di carne macellata di qualità inferiore che si dà per giunta.
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