TARA (gr. Τάρας)
Fiume che sbocca nel Golfo di Taranto, in vicinanza della città, a ovest dell'apertura del Mar Piccolo; con lo stesso nome i Tarentini designarono anche la divinità fluviale stessa, alla quale però altre leggende ascrivevano diversa origine.
Una leggenda diceva Taras procreato da Posidone e da Satiria, figlia di Minosse; avendo fatto naufragio, era stato da un delfino trasportato alle coste d'Italia e aveva dato il suo nome al luogo in cui poi sorse la città omonima; un'altra leggenda faceva di lui addirittura l'ecista di Taranto. In realtà Taras non fu altro che l'eroe eponimo della città e del piccolo fiume che ne bagna il territorio: la sua rinomanza crebbe per essere egli stato identificato, già dagli antichi, con il cavaliere sul delfino disegnato sulle monete arcaiche tarentine; a torto, perché un'antica tradizione e un gruppo statuario del sec. V attribuivano il delfino all'ecista di Taranto, Falanto. Certamente prima della metà del sec. IV era stato trasferito, nell'opinione dei Tarentini, il nome del dio fluviale alla figura di Falanto, rappresentata sulle monete.
Bibl.: A. J. Evans, The "Horsemen" of Tarentum, in Num. Chronicl., s. 3a, IX (1889), pp. 1-228; G. Giannelli, Culti e miti della Magna Grecia, Firenze 1924, p. 1 segg.; Buslepp, in Roscher, Lexicon der griech. und röm. Mythologie, V, col. 91 segg.