Tanhum ben Yosef ha-Yerushalmi
Pensatore e grammatico ebreo, attivo probabilmente in Egitto e in Palestina (n. al-Fusṭā′t, Il Cairo, forse 1220 - m. 1291). Grande filologo (conosceva un po’ di greco, padroneggiava l’arabo e l’ebraico), mostra vaste conoscenze filosofiche. Nel suo commento biblico (Kitāb al-’Igāz wa l-Bayān) propone un’interpretazione grammaticale e razionalista dei libri della Bibbia (la storia di Giona è, per es., letta come un’allegoria dell’anima). La sua «Guida sufficiente» o «adeguata» (al-Murshid al-kāfī), in giudeo-arabo (arabo con caratteri ebraici), è un lessico ebraico-arabo del «Commento alla Torah» (Mishnēh Tōrāh) di Maimonide.