(fr. Tanganika; ingl. Tanganyika) Lago dell’Africa orientale (32.893 km2), che occupa una porzione della fossa tettonica centro-africana, tra il Burundi a NE, la Tanzania a E, la Zambia a S e la Repubblica democratica del Congo a O. È lungo circa 660 km, con una larghezza variabile da 20 a 80 km. A 773 m s.l.m. ha una profondità massima (nella parte S) di 1435 m; rappresenta perciò una criptodepressione ed è il più profondo lago del mondo dopo il Bajkal. Una soglia profonda appena 136 m lo divide in due bacini. Circondato da pareti ripide e talora a picco per oltre 1000 m, ha un bacino imbrifero modesto (238.000 km2): principale immissario a N il Ruzizi, che gli porta le acque del Lago Kivu. Emissario è il Lukuga, che porta le acque al Congo. Le sue rive sono in parte coperte da vegetazione tropicale, in parte da savane e da aree coltivate. Navigabile, la sua importanza economica è legata alla funzione di via di comunicazione tra i paesi che vi si affacciano (numerosi i porti) e alla sua pescosità.
Il T., scoperto da R.F. Burton e J.H. Speke il 13 febbraio 1858, fu esplorato da D. Livingstone e da H.M. Stanley, che ne riconobbero l’indipendenza dal bacino del Nilo.