(gr. Τάναγρα) Centro della Beozia (Grecia), a E di Tebe, sul luogo dell’antica città omonima che raggiunse il massimo sviluppo in epoca ellenistica e romana. Il periodo miceneo è testimoniato dalle ricche necropoli rinvenute nei dintorni della città, caratterizzate dall’uso, raro sul continente, di deporre il defunto in grandi sarcofagi (larnàkes) di terracotta, decorati sui lati con grandi scene figurate. Già nel sec. 5° a.C. fu una delle città più potenti della lega beotica. Durante le guerre macedoniche la città seguì le sorti della lega beotica; nel 145 a. C. fu sottomessa a Roma, ma continuò a fiorire sino al sec. 6° d.C.
Le necropoli di T. hanno restituito fra l’altro molte statuette fittili ellenistiche, policrome, tra cui le più significative sono alcune aggraziate figurine femminili, dette tanagrine (4°-3° sec. a.C.), che rappresentano il compimento di una produzione coroplastica fiorita a T. a cominciare dal 6° secolo.