TAMIRI (Θαμύρις, att. Θαμίρας)
Figlio di Filamone e della ninfa Argiope, e antichissimo cantore mitico, al quale furono attribuiti, in tempo storico, opere letterarie e invenzioni musicali, meravigliosa bellezza e vittorie pitiche, fino a favoleggiare della trasmigrazione della sua anima in un rosignolo, come di quella di Orfeo in un cigno. La più antica testimonianza su T. sono i pochi versi del Catalogo delle navi (Iliade, II, 594-600): ivi leggiamo, a proposito della località di nome Dorio appartenente a Nestore, che lì le Muse resero muto T., giunto da Eurito in Ecalia, perché s'era vantato di poter vincere le Muse stesse nel canto. Il motivo è comune a parecchi antichi miti.
Bibl.: Per le molte rappresentazioni figurate, fra cui la pittura dell'oltretomba eseguita da Polignoto nelle Lesche dei Cnidî a Delfi, vedi Höfer, in Roscher, Myth. Lex., V, col. 464 segg.; V. Gebhard, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VA, col. 1236 segg.