Scrittore persiano (n. Tabrīz 1845 circa - m. 1910), scrisse in azeri (dialetto turco parlato nell'Azerbaigian). Abbandonata la città natale soggiornò a Tblisi, dove venne a stretto contatto con la letteratura russa. Scrisse, oltre a opere politiche, un romanzo in forma di diario di viaggio (Masālik al-muḥsinīn "Le strade dei benefici"), tra i primi esempî di prosa sociale, dallo stile diretto e semplice.