talent show
<tä'lënt šë'u> (it. <tàlent šóu>) locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Programma televisivo dedicato alla scoperta di nuovi talenti in campo artistico (musica, danza, recitazione). Tra i primi format di successo spiccano Pop idol (Regno Unito, 2001), American idol (USA, 2002), The X factor (Regno Unito, 2004). Tali programmi, riproposti in diversi paesi, sono strutturati come concorsi canori basati sul meccanismo del televoto, grazie al quale il pubblico viene coinvolto nella selezione dei concorrenti e nella scelta del vincitore. Con la nascita di America’s got talent (USA, 2006) il t. s. perde l’iniziale specificità musicale e si apre alla danza, alla recitazione e ad altre discipline. In questa direzione si era già mossa la trasmissione Saranno famosi (poi Amici) ideata da Maria De Filippi e andata in onda per la prima volta nel 2001 su Canale 5. Il programma, giunto alla dodicesima edizione, presenta con modalità affini a quelle di un t. s. le attività di una scuola di spettacolo in cui cantanti, ballerini e attori seguono i corsi proposti dagli insegnanti e si sfidano nelle diverse discipline. Il successo della trasmissione ha profondamente influenzato il mondo della musica leggera italiana e il mercato discografico, creando nuovi personaggi e indicando un inedito percorso ai giovani artisti in cerca di notorietà. Il programma di M. De Filippi, inoltre, riesce a influenzare le altre manifestazioni musicali come il Festival di Sanremo: tra i recenti vincitori si ricordano infatti Marco Carta (2009), Valerio Scanu (2010) ed Emma Marrone (2012), tutti protagonisti del programma Mediaset. Accanto ad Amici, l’edizione italiana di X factor rappresenta una delle realtà musicali più dinamiche del primo decennio del 21° secolo: il programma, trasmesso dalla Rai dal 2008 al 2010 e acquistato da SKY nel 2011, proietta sul mercato discografico italiano una generazione di nuovi cantanti originali e di successo: è questo il caso di Noemi (interprete di brani firmati da Vasco Rossi) e di Giusy Ferreri (il cui album d’esordio viene prodotto da Tiziano Ferro). Il t. s. ha progressivamente sostituito l’attività di scouting tradizionalmente affidata ai produttori discografici spostando l’equilibrio dell’offerta musicale verso il pubblico, arbitro delle sfide tra i giovani in gara. In tal modo il percorso tradizionale (dal mercato discografico al passaggio televisivo) viene invertito, lasciando che sia la televisione a selezionare gli artisti da proiettare sul mercato discografico. Nell’ambito della musica internazionale il t. s. si presenta come un abituale e consolidato trampolino di lancio: numerosi artisti come Susan Boyle, Leona Lewis e la band tedesca Tokio hotel muovono i primi passi in un programma televisivo. La struttura del t. s. viene adottata inoltre da diversi programmi che propongono gare di ballo (Ballando con le stelle, Rai; versione italiana del britannico Strictly come dancing, BBC), sfide canore tra bambini (Io canto, Mediaset; Ti lascio una canzone, Rai) e competizioni tra aspiranti chef (Master chef, Cielo e Sky; versione italiana dell’omonimo programma britannico trasmesso dalla BBC). Il fenomeno dei talent è ormai entrato nella cultura popolare; il successo di tale format è testimoniato dalla proliferazione di programmi strutturati sul modello della sfida tra giovani talenti scelti dal pubblico: i contenuti possono essere vari, dalle gare tra make-up artist (Face off, Sky) agli scontri tra aspiranti imprenditori (The apprentice, Cielo).