taglia-oneri
(taglia oneri), agg. Che riduce il costo della burocrazia pubblica.
• Il mostro-burocrazia ha i mesi contati: entro la fine dell’anno il governo intende infatti dare «un’accelerazione straordinaria» alla lotta agli sprechi causati dall’apparato burocratico grazie anche all’attivazione di 5 milioni di indirizzi di posta elettronica certificata e al varo dello Statuto dei Doveri della P. A. nei confronti dei cittadini. Ma anche mettendo in conto i risultati già raggiunti con le norme taglia-oneri che stanno permettendo risparmi per imprese e famiglie per oltre 5 miliardi l’anno. (N. S., Gazzetta del Sud, 6 maggio 2009, p. 13, Economia) • Individuare i costi inutili degli adempimenti burocratici che rallentano le risposte della pubblica amministrazione regionale nei confronti del cittadino e delle imprese, e quindi intervenire, con azioni mirate, per eliminarli. Lo prevede il progetto «taglia oneri amministrativi» del dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri e attuato dal Formez e che partirà in Sicilia nei prossimi giorni. (Repubblica, 16 marzo 2010, Palermo, p. V) • Tradotto: ristrutturazioni del patrimonio edilizio esistente. Questa la prima impronta che il provvedimento «taglia oneri» ‒ ovvero lo sconto sul contributo di costruzione che si paga al Comune per realizzare o recuperare un immobile ‒ ha lasciato sul capoluogo nei primi dodici mesi di attuazione. (Nuri Fatolahzadeh, Giornale di Brescia, 29 marzo 2017, p. 12, La Città).
- Composto dal v. tr. tagliare e dal s. m. onere.