taglia-firme
s. m. e agg. Finalizzato a ridurre il numero di firme necessarie per la presentazione di liste elettorali.
• Ieri è passato alla Camera il decreto Pisanu sul voto elettronico che contiene il decreto taglia-firme per consentire ai partiti di dimezzare il numero di firme da raccogliere per presentare le liste. (Gianluca Luzi, Repubblica, 26 gennaio 2006, p. 7, Politica) • [tit.] Sì del Senato, il «taglia-firme» è legge / Ridotto a un quarto il numero delle sottoscrizioni per presentare liste: ne basteranno 30mila / Ulteriore sconto a chi ha un gruppo in una sola Camera come l’Udc, potrà fermarsi a 12mila (Tempo, 29 dicembre 2012, p. 7, Primo Piano) • Domani, al massimo giovedì, la nascita della lista «ulivista» di sostegno al Pd nella corsa elettorale. Entro la fine della settimana, o comunque prima della pausa natalizia, l’accordo definitivo anche con i Radicali (a patto che passi in manovra l’emendamento taglia-firme) e il contenitore centrista di Casini e Beatrice Lorenzin. La coalizione di centrosinistra, seppure tra mille stenti, decolla. (Marco Iasevoli, Avvenire, 12 dicembre 2017, p. 9, Attualità).
- Composto dal v. tr. tagliare e dal s. f. firma.