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TAGANROG

di Giorgio PULLE' - * - Enciclopedia Italiana (1937)
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TAGANROG (A. T., 71-72)

Giorgio PULLE'
*

Città della Russia meridionale, situata lungo la sponda settentrionale del golfo che da essa prende nome e che si apre sul Mare di Azov. La città di Taganrog fu in origine, come tante altre località della Russia meridionale e orientale, una semplice fortezza, sorta poco lungi dalla località un tempo occupata da un emporio commerciale di mercanti italiani, che ebbe una certa importanza durante il sec. XIII, poi completamente distrutto durante le invasioni mongoliche. La città fu fondata nel 1686, allorquando Pietro il Grande procedeva alla fortificazione di quelle coste. Nel 1712, in seguito ad accordo con la Turchia, le fortificazioni furono demolite, nel 1738 furono riedificate, e contemporaneamente fu costruito anche il porto. Solo nel 1769 i Russi se ne impadronirono in modo definitivo. Nel 1855 la flotta anglo-francese bombardò e danneggiò gravemente la città. Taganrog cominciò a svilupparsi rapidamente dopo la costruzione della ferrovia, che collega Charkov a Rostov sul Don, sicché oggigiorno essa è una delle città commercialmente più attive della regione. Nel suo porto vi sono tre bacini, ma poco profondi, per cui le navi si ancorano di solito a 25 o 30 miglia dalla città; durante l'inverno i ghiacci bloccano la costa per tre o quattro mesi.

Taganrog è città industriale e commerciale. Vi sono alcune officine metallurgiche, fabbriche di carta e cuoierie. Assai più importante è il movimento commerciale, con una forte importazione di frutta fresche e conservate, di olî, vini, caffè, tabacco, cemento e prodotti dell'industria meccanica. Le merci esportate in maggior quantità sono frumento, paste alimentari, lino, seta, caviale, lana, burro e semi oleosi. La maggior parte di queste merci viene avviata per via di mare a mezzo di piccole navi a Rostov sul Don. Discreto sviluppo hanno pure le industrie della pesca. Taganrog dà perciò l'impressione di città molto attiva e per la sua posizione nei pressi del mare è di aspetto piacevole, anche se non offre alcuna attrattiva artistica. Durante la guerra civile, Taganrog fu sede del generale Denikin, capo dei "bianchi" nel mezzogiorno della Russia. Taganrog è inclusa nella Regione dei mari d'Azov e Nero e conta (1935) circa 150.000 ab., di contro ai 59.000 ab. che costituivano la sua popolazione sul finire del secolo passato.

Vedi anche
Azov Città della Russia (82.591 ab. nel 2006), sul Golfo di Taganrog, nell’oblast′ di Rostov, alla foce del fiume Don. L’attività peschereccia alimenta una notevole industria conserviera. ● Sorge nei pressi dell’antica Tana, colonia di Panticapeo, fondata forse intorno al 5° sec. a.C. Conquistata nel 10° ... Donez Fiume dell’Europa orientale (1053 km, bacino di 98.900 km2), affluente di destra del Don. Il suo corso, che ha origine nel versante meridionale del Rialto Centrale Russo, si svolge per la massima parte in Ucraina; solo il tratto iniziale e quello terminale sono nel territorio della repubblica di Russia. ... Don Fiume della Russia meridionale (2000 km; bacino di 430.000 km2, portata media alla foce di 900 m3/s). Nasce nella parte nord-orientale del Rialto Centrale Russo, si dirige prima verso S, poi piega a SE e a E e, ricevuti diversi affluenti, il maggiore dei quali è il Hopër, si accosta alle alture del Volga. ... Konstantin Apollonovič Savickij Savickij ‹sav'ìzk'i›, Konstantin Apollonovič. - Pittore (Taganrog 1844 - Penza 1905), ebbe contatti con I. N. Kramskoj, I. E. Repin, V. M. Vasnecov, ecc. Dal 1878 fece parte degli Ambulanti: dipinse soprattutto temi realistici di vita popolare e contadina (Lavori sulla ferrovia, 1874; L'incontro con ...
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