Yijing («Classico dei mutamenti») Opera cinese nota anche come Zhouyi («Mutamenti dei Zhou») e tradizionalmente considerata il portato della vena compositiva dei Quattro saggi, ossia il mitico imperatore [...] Fu Xi, il sovrano Wen dei Zhou, il Duca di Zhou e lo stesso Confucio (➔). Nella sua primissima forma, l’Y. fu un vero e proprio manuale di divinazione, sebbene già dall’epoca di Confucio fosse considerato ...
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Filosofo cinese (n. Dao Xian, Hunan, 1017 - m. 1073). Studioso dello Yijing, lasciò due opere: Tongshu ("Almanacco") e Taiji tu shuo ("Detti sulla ricerca dell'estrema perfezione"). ...
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Shao Yong
Filosofo cinese (Fanyang 1012 - Luoyang 1077). Annoverato fra i ‘cinque maestri’ della filosofia cinese dell’11° sec., studiò lungamente l’Yijing (➔) «Classico dei mutamenti» con Li Zhicai, [...] Huangji jingshi shu («Libro dei sommi principi che governano il mondo»), inclusa anche nel Daozang (Canone taoista). Proprio dall’Yijing mosse la sua speculazione sul cosmo e sul mutamento. Nel cosmo, nel mondo della natura e dell’uomo il mutamento ...
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Zhang Zai
Filosofo cinese (1020 - 1077). Sollecitato dall’erudito Fan Zhongyan a studiare «Il giusto mezzo» (Zhongyong), tornò alla tradizione confuciana dopo aver frequentato per vari anni ambienti [...] le dottrine. A Kaifeng, capitale della dinastia Song, si distinse per lo studio e l’insegnamento del Classico dei mutamenti (Yijing) e nell’anno 1057, insieme al nipote Cheng Hao (➔), vi conseguì anche il titolo di dottore (jinshi). Dalla filosofia ...
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xin
Termine cinese solitamente tradotto come «cuore» o «mente». È l’organo supremo e sovrano dell’uomo che regola la complessa e ricca attività della mente e la mutevole vita dei sentimenti. Il pensiero, [...] proprio il carattere xin, quale costituente sematico. Già in alcuni testi canonici, e specificamente nel Classico dei mutamenti (Yijing) e nel Classico delle odi (Shijing), il termine xin ricorre assai spesso per significare nell’uno e nell’altro ...
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neoconfucianesimo
Tradizione filosofica confuciana sviluppatasi nel periodo dinastico Song-Ming (secc. 10°-17°) sia come reazione alla diffusione e al dominio delle dottrine taoiste e buddiste sia come [...] della tradizione classica e dello stesso canone, che investiva i Cinque classici (Wujing), vale a dire Yijing (➔) («Classico dei mutamenti»), Shijing («Classico delle odi»), Shujing («Classico dei documenti»), Liji («Libro dei riti»), Chunqiu ...
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Wang Fuzhi
Filosofo cinese (1619-1692). Nato in una famiglia di eruditi della provincia dello Hunan, studiò giovanissimo i tredici Classici (Shisan jing) della tradizione confuciana. Visse gli anni più [...] Xiangshan (1139-1193) e Wang Yangming (➔) che ne aveva modificato irrimediabilmente lo spirito originario. Al Classico dei mutamenti (➔ Yijing) e al pensiero di Zhang Zai (➔) rinvia buona parte della sua dottrina. Qi (➔) («energia vitale» o «energia ...
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Xiong Shili
Filosofo cinese (Huanggang 1885 - Shanghai 1968). Nato in una famiglia umilissima, poté comunque ricevere un’educazione classica basata sullo studio dei testi della tradizione confuciana. [...] contro disvela sia ciò che è al di là di qualsiasi fenomeno sia la sua recondita origine. Solo il Classico dei mutamenti (Yijing, ➔), elevato da X. a opera per antonomasia, rivela che il supremo e assoluto principio metafisico non è né la nullità (wu ...
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Mou Zongsan Filosofo cinese (Qixia 1909 - Taipei 1995). Considerato fra i maggiori e più influenti pensatori della seconda generazione del neoconfucianesimo (Xin ruxue) novecentesco, studiò all’univ. [...] alla cosmologia di epoca Han (secc. 3° a.C
3° d.C.) e soprattutto ai commentari del Classico dei mutamenti (Yijing) (➔), M. affermò l’intima familiarità della ragione, del pensiero con la natura, donde l’applicabilità della matematica alla fisica ...
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