Xenofobia
Simonetta Tabboni
Definizione del concetto
Xenofobia (da ξένοϚ, straniero, e ϕόβοϚ, paura) significa paura dello straniero, paura che si manifesta attraverso comportamenti e atteggiamenti [...] leggi dai principî universali sui quali fonda la sua legittimità, siano essi Dio, la Ragione, la Storia o la Nazione. La xenofobia appare in questo caso legata all'idea della superiorità assoluta di un popolo o di una società. La sola forza che possa ...
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Organizzazione segreta xenofoba e anticattolica fondata nel 1850 da protestanti americani. Nota anche come American Party, il suo nome ufficiale era National Council of the United States of North America; [...] ma fu comunemente chiamata K. perché i suoi membri si impegnavano a rispondere I don’t know («non so») a chi chiedeva loro notizie sull’attività o sui membri dell’associazione. Sorta per opporsi all’influsso ...
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Sultano del Marocco (1908-12). Fu proclamato nelle regioni meridionali come esponente della corrente nazionalista e xenofoba, in contrapposizione al fratello ῾Abd al-῾Azīz, giudicato troppo favorevole [...] agli Europei, e costretto ad abdicare. Ma, stabilitosi il protettorato francese col trattato di Fez del 1912, ῾Abd ul-Ḥafīz, poco incline a seguire un piano di collaborazione, dové rinunciare al trono ...
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Nipote (m. 1061) di Stefano I, salì al trono nel 1046, richiamato dall'esilio dopo l'insurrezione xenofoba e pagana onde fu cacciato Pietro, che aveva offerto l'Ungheria in feudo all'imperatore Enrico [...] III. Andrea tenne testa a questo e ai pagani ristabilendo il cristianesimo; perì nel conflitto con il fratello minore Béla che gli successe sul trono ...
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MULĀY ḤAFĪẒ
Francesco Beguinot
ĪẒ Propriamente Mūlāy ‛Abd al-Ḥafīz; sultano del Marocco dal 1908 al 1912. Fu proclamato nelle regioni meridionali come esponente della tendenza nazionalista e xenofoba, [...] in contrapposto a suo fratello ‛Abd al-‛Azīz (v.), che sembrava essersi troppo avvicinato agli Europei e che finì con abdicare. Ma, stabilito il protettorato francese col trattato del 30 marzo 1912, ‛Abd ...
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Uomo politico austriaco (Bad Goisern, Alta Austria, 1950 - Köttmannsdorf, Carinzia, 2008). Governatore della Carinzia (1989-91, rieletto nel 1999), è stato presidente del Partei Österreichs (FPÖ) dal 1986 [...] in un governo di coalizione con la Österreichische Volkspartei (febbr. 2000). Le caratteristiche ideologiche del movimento di H., xenofobo con una componente razzista e antisemita, fecero sì che la costituzione del nuovo governo suscitasse ondate di ...
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nazional-protezionista
s. m. e f. e agg. Chi o che si arrocca sulla protezione degli interessi e dei confini nazionali.
• Un progetto sistematico e coerente di rilancio del binomio «comunità e apertura» [...] più efficace per rispondere in modo ragionevole alla grande sfida dell’immigrazione, evitando di farci travolgere dall’ondata xenofoba e nazional-protezionista. (Maurizio Ferrera, Corriere della sera, 21 settembre 2010, p. 1, Prima pagina) • Il piano ...
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MENDES, Affonso
Enrico Cerulli
Patriarca cattolico dell'Etiopia. Nato a Santo Aleixo de Moura nella regione di Evora (in Portogallo) nel 1579, entrò nella compagnia di Gesù e nel 1621 fu designato dal [...] nel 1625 e iniziò la sua missione con un'attività fervidissima; ma non seppe forse valutare abbastanza l'opposizione xenofoba che lentamente andava organizzandosi in Abissinia contro il cattolicesimo. Salito al trono il negus Fāsiladas nel 1632, il ...
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macronismo
s. m. La strategia di innovazione politica promossa da Emmanuel Macron.
• Nonostante un duplice e funambolico passato di alto funzionario della République divenuto poi per qualche anno strapagato [...] , centristi e neogollisti convertiti al «macronismo», impennata nei sondaggi fino a raggiungere in testa la leader dell’ultradestra xenofoba ed antieuropea Marine Le Pen, (Daniele Zappalà, Avvenire, 16 aprile 2017, p. 14, Mondo) • Fanno parte della ...
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Sacco, Nicola e Vanzetti, Bartolomeo
Nicola Sacco (Torremaggiore 1891-Boston 1927) e Bartolomeo Vanzetti (Villafalletto 1888-Boston 1927), anarchici italiani emigrati negli Stati Uniti. Furono al centro [...] di cittadini avevano protestato contro quello che ritenevano un processo politico, svoltosi in un clima d’isteria antisovversiva e xenofoba. Nell’agosto 1977 il comitato che si era lungamente battuto per la riabilitazione dei due italiani ha ottenuto ...
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xenofobia
xenofobìa (o senofobìa) s. f. [comp. di xeno- e -fobia, sul modello del fr. xénophobie]. – Sentimento di avversione generica e indiscriminata per gli stranieri e per ciò che è straniero, che si manifesta in atteggiamenti e azioni...
xenofobico
xenofòbico (o senofòbico) agg. [der. di xenofobia] (pl. m. -ci), non com. – Caratterizzato da xenofobia, che proviene da xenofobia: comportamento x.; una x. avversione per le usanze straniere.