Fisico matematico (Dublino 1805 - ivi 1865), prof. di astronomia al Trinity College di Dublino, astronomo reale d'Irlanda. Presidente (1837) della Royal Irish academy. Tra i risultati di maggior rilievo delle sue ricerche sono il principio e le equazioni che portano il suo nome. A H. si deve anche l'introduzione dei quaternioni, e del conseguente algoritmo vettoriale e geometrico da cui hanno preso ...
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HAMILTON, Emma nata Lyon
Attilio Simioni
Celebre avventuriera inglese. Nata a Great Neston (Cheshire) verso il 1761, di umile famiglia, si fece ben presto conoscere per l'affascinante bellezza e per [...] amante di Carlo Greville, membro della Camera dei comuni, questi che viveva in grandi strettezze la cedette allo zio WilliamHamilton (v.), ambasciatore inglese a Napoli e onnipotente nella corte borbonica, il quale si mostrò assai generoso verso il ...
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Diplomatico e vulcanologo (n. in Scozia 1730 - m. Londra 1803), ambasciatore d'Inghilterra a Napoli (1764-1800). Fece numerose osservazioni di vulcanologia e raccolse materiale sul Vesuvio, i Campi Flegrei e l'Etna. Nel 1791 sposò in seconde nozze Emma Lyon ...
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HAMILTON, Sir William, Bart
Antonio Aliotta
Filosofo, nato a Glasgow l'8 marzo 1788, morto a Edimburgo il 6 maggio 1856. Studiò a Glasgow e a Oxford. Fu avvocato, poi dal 1821 professore di storia e [...] Veitch, Londra 1858-60.
Bibl.: J. Stuart Mill, An Examination of Sir W. H.'s Philosophy, Londra 1865; H. Stirling, Sir W. Hamilton, Londra 1881; H. L. Mansel, The Philosophy of the Conditioned, Londra 1866; J. Veitch, Memoir of Sir W. H., Londra 1869 ...
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selezióne naturale Meccanismo evolutivo proposto dal naturalista britannico C.R. Darwin nell'ambito della sua teoria dell'evoluzione ed esposto nel libro Sull'origine delle specie per selezione naturale [...] ; ma questa previsione è contraddetta dai fatti.
Una soluzione a questo problema venne avanzata nel 1982 da WilliamHamilton e Marlene Zuk che proposero di interpretare caratteri appariscenti ed esibizioni maschili come handicap rilevatori della ...
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Filosofo ed economista (Londra 1806 - Avignone 1873). Figlio primogenito di James, che ne curò personalmente l'educazione, fu introdotto dal padre, in giovane età, nell'ambiente dei filosofi radicali. [...] uniforme e trovano origine nell'esperienza (esterna o psicologica). Ai problemi gnoseologici M. dedicò An ex amination of Sir WilliamHamilton's philos ophy (1865): la materia è per M. una possibilità permanente di sensazioni; il concetto di un ...
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Filosofo (Edimburgo 1753 - ivi 1828). Professore di matematica a Edimburgo (dal 1775), passò poi (1785) all'insegnamento della filosofia morale. Seguace della cosiddetta scuola scozzese, ne fu, dopo Th. [...] (3 voll., 1792-1827); Outlines of the moral philosophy (1793); Philosophical essays (1810); Philosophy of the active and moral powers of man (2 voll., 1828). Sir WilliamHamilton curò la pubblicazione dei suoi Collected works (11 voll., 1854-60). ...
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Nel suo senso più ampio, questa parola designa l'atteggiamento di pensiero, che, pure assumendo forme diverse, implica sempre la convinzione che la conoscenza umana non è adeguata alla realtà.
Le parole [...] abbiano importanza.
Abitualmente si collegano all'agnosticismo alcuni sistemi filosofici (il positivismo di Auguste Comte, il relativismo di WilliamHamilton e di Henry L. Mansel, l'evoluzionismo di Herbert Spencer) che per la loro complessità e per ...
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Ceramista inglese, nato nel 1730 a Burslem (Staffordshire) da una famiglia di vasai, morto nel 1795. Fece tirocinio presso la famiglia e dopo essere stato in società con J. Harrison, prima, e quindi con [...] dall'antichità ("basalto" in nero, "diaspro" inventato nel 1774) e culminò nella riproduzione del celebre "vaso Barberini", che il sir WilliamHamilton aveva venduto al duca di Portland per 1029 sterline e che il W. poté imitare con le sue paste in ...
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Filosofo (Glasgow 1820 - Edimburgo 1909). La sua notorietà è dovuta soprattutto all'opera fondamentale The secret of Hegel (2 voll., 1865) con cui S. diffuse nell'ambito culturale inglese la filosofia [...] anche, coerentemente alle sue predilezioni filosofiche, sia al positivismo di T. Huxley sia all'evoluzionismo. Opere: Sir WilliamHamilton, being the philosophy of perception (1865); As regards protoplasm (1870); Lectures on the philosophy of law ...
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