Pseudon. dello scrittore teatrale tedesco Rudolph Spitzer (Budapest 1865 - ivi 1943), la cui feconda produzione (ricordiamo le commedie König Harlekin, 1900; Casanovas Sohn, 1920; Der Werwolf, 1921; Der [...] gute Europäer, 1927; Der Papagai, 1931) si distinse per la mano leggera e la fertile inventiva degli intrecci, di gusto francesizzante, che lo resero a volte più noto all'estero che in patria. Diresse ...
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LICANTROPIA (dal gr. λύκος "lupo" e ἄνϑρωπος "uomo")
Ernesto LUGARO
Raffaele CORSO
Delirio per il quale il malato (licantropo o "lupo mannaro" dal basso lat. lupus hominarius; fr. loup garou, ted. [...] e ingl. Werwolf) si crede trasformato in lupo o in altra bestia feroce (nell'Asia in tigri, nell'Africa in iene, ecc.).
Oggi è estremamente raro e proprio soltanto di casi gravissimi di melancolia. Ma nell'antichità, nel Medioevo e fino al sec. XVII, ...
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Pseudonimo dello scrittore Wilhelm Häring (Breslavia 1798 - Arnstadt 1871). I suoi prolissi e numerosi romanzi storici tentano di offrire un'immagine severa e poetica della vecchia Prussia. Ricorderemo: [...] Cabanis (1832); Der falsche Waldemar (1842); Die Hosen des Herrn von Bredow (1846); Der Werwolf (1848). ...
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Uomo trasformato in lupo, secondo una tradizione diffusa in tutta l’Europa classica e barbarica senza soluzione di continuità dall’antichità al Medioevo e mantenuta in vita dal folclore durante l’età moderna. [...] ‘caduta’ nella natura di lupo dovuta a un’operazione magica effettuata da altra persona. M. sono per es. i Neuri, che una volta l’anno si trasformavano in lupi per qualche giorno, il re Licaone, il Berserker e il Werwolf del folclore germanico ecc. ...
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