WANG Shou-Jen
Giovanni Vacca
Filosofo cinese, nato nel 1472 in Yü-yao nel Che-kiang, morto nel 1528 in Nan-ngan nel Kwang-si. Egli ebbe anche l'appellativo Yang-ling; quindi è spesso citato come Wang [...] col buddhismo, ha preparato i Cinesi e i Giapponesi alla comprensione della civiltà europea. Le sue opere sono oggi ristampate e commentate in Cina e in Giappone.
Bibl.: F. G. Henke, The Philosophy of Wang Yang-ming, trad. inglese, Chicago 1916. ...
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WangYangming (noto anche come Wang Shouren)
WangYangming
(noto anche come Wang Shouren) Filosofo cinese (n. Yue 1472 - m. 1529). Discendeva da un’antichissima e nobile famiglia, che aveva annoverato [...] tra i suoi membri il superbo calligrafo Wang Xizhi (321-379). Ottenuto il titolo di dottore (jinshi), di conoscenza ed azione (zhixing heyi), sicuramente l’intuizione più originale di Wang. L’attività della mente, vale a dire il pensare, è già azione ...
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Wang Fuzhi
Filosofo cinese (1619-1692). Nato in una famiglia di eruditi della provincia dello Hunan, studiò giovanissimo i tredici Classici (Shisan jing) della tradizione confuciana. Visse gli anni più [...] in epoca Ming fu, secondo W. F., soprattutto il predominio della scuola filosofica di Lu Xiangshan (1139-1193) e WangYangming (➔) che ne aveva modificato irrimediabilmente lo spirito originario. Al Classico dei mutamenti (➔ Yijing) e al pensiero di ...
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confucianésimo Complesso delle dottrine di Confucio e dei suoi successori, che costituiscono il fondamento del pensiero cinese classico. Il c. consiste in una riflessione morale, sociale e politica; è [...] che compare più tardi, probabilmente sotto l'influenza del buddismo, nei sistemi di Zhu Xi (1130-1200) e di WangYangming (1472-1528), il cd. neoconfucianesimo.
L'educazione dell'individuo
Il c. si rivolge soprattutto alla formazione dell'individuo ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] , i quali vi scorsero un prezioso strumento di governo. Oggi è generalmente preferito il confucianesimo soggettivo-intuitivo di WangYangming (1472-1528).
Il cristianesimo fu introdotto da s. Francesco Saverio e dai suoi confratelli nel 1549. Sullo ...
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Filosofo cinese (Yuyao, Zhejiang, 1472 - Nan'an, Guangdong, 1528), noto anche come WangYangming. Ebbe alte cariche ufficiali. Il suo pensiero pone la "conoscenza intuitiva" (liangzhi) come fondamento [...] della vita morale e politica. Tradotto e studiato in Giappone, è stato oggetto d'interesse anche in Europa nell'ambito della filosofia idealistica del sec. 20º ...
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Confucio e il confucianesimo
Maurizio Paolillo
L'insegnamento morale che per secoli è stato alla base della società cinese
Confucio, vissuto in Cina fra il 6° e il 5° secolo a.C., andò per tutta la [...] sulla libertà di critica personale.
È pur vero che nel tempo apparvero anche filosofi confuciani con posizioni distinte: fra essi, WangYangming, vissuto tra il 15° e il 16° secolo, e Li Zhi (16° secolo). Con la salita al potere dell'ultima ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una nuova fase della storia cinese si deve all’imperatore Yong Le, della dinastia Ming. [...] in luce alcun matematico. Dal punto di vista filosofico, al più celebre e influente idealista dell’epoca, WangYangming, si attribuisce addirittura la responsabilità di essere stato nocivo allo sviluppo delle scienze naturali e al metodo scientifico ...
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La scienza in Cina: i Ming. Introduzione
Francesca Bray
Introduzione
Sulla scienza cinese nel periodo Ming (1368-1644) esistono due punti di vista prevalenti e tuttavia discutibili: secondo alcuni in [...] delle realtà naturali rispetto al formalismo della teoria classica dello yin-yang e delle Cinque fasi della dinastia Han.
WangYangming, che attrasse molti entusiasti seguaci in tutta la società della tarda epoca Ming, sosteneva invece che i principî ...
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