VELLEDA
Nicola Turchi
. Indovina germanica, della stirpe dei Bructeri, vissuta all'epoca di Vespasiano. Essa è un esempio storico di quel potere divinatorio che veniva attribuito alle donne presso i [...] Germani e che si rileva anche nelle figure femminili della loro mitologia. Stando all'informazione di Tacito (Hist., IV, 65) questa profetessa per dar maggiore rilievo ai suoi responsi, dimorava sulla ...
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Uomo politico romano (sec. 1º d. C.), originario di Torino; fu pretore urbano, legato d'Asia e due volte console; fissò i confini tra l'Africa vetus e nova (73-74 circa); in Germania fece prigioniera l'eroina [...] e profetessa Velleda (77); fu praefectus urbi (88). A lui dedicò una poesia Stazio (83). ...
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Scultore (Champtoceaux 1801 - Parigi 1884). Formatosi con David d'Angers, si trasferì poi a Parigi. Fra le sue opere, che si collocano fra romanticismo e naturalismo, sono note: Pastorella morsa da un [...] serpente, 1843, Angers, Musée des beaux-arts; la druida Velléda, 1871, Parigi, Louvre (ispirata al poema di Chateaubriand Les Martyres, 1809; il modello in gesso, conservato a Angers, Musée des beaux-arts, è del 1839) e La France résignée, 1871, ...
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È il primo di una numerosa famiglia di sonatori di strumenti a fiato e compositori. Nato a Parma nel 1700, fu nel 1730 oboista al servizio del re di Sardegna, insieme con suo fratello Girolamo (nato a [...] di musica dal padre, poi entrò nel conservatorio nel 1825. Nel 1836 ottenne il 2° gran premio di composizione con la cantata Velléda. L'anno seguente concorse ancora e riportò il 1° gran premio con la cantata Maria Stuart e Rizzio, per le parole di ...
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SAVINI, Medoro
Mario Menghini
Patriota e scrittore, nato a Piacenza il 21 settembre 1836, morto a Roma il 21 febbraio 1888. Appena sedicenne, insieme con alcuni suoi condiscepoli, fu condannato a dodici [...] , Fantasma, Fiorenza, La figlia del re, Luisella, Rose del Bengala, Stelle cadenti, Un dramma in mare, Un giorno di sole, Velleda). Il S. fu deputato dalla XIII alla XVI Legislatura, e alla Camera si occupò specialmente di politica estera.
Bibl.: G ...
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DALL'ARGINE
Alberto Iesuè
Famiglia di musicisti emiliani attivi tra il XIX e il XX secolo.
Luigi, figlio di Pietro e Marianna Sottieri, nacque a Parma il 24 marzo 1808. Studiò con il maestro F. Carrozzi [...] già citate, le musiche scritte per i balli: Attea (coreogr. di A. Pallerini, Milano, teatro alla Scala, 31 ott. 1863); Velleda (coreogr. di G. Rota, ibid., 3 marzo 1864); Anna di Masovia (coreogr. di G. Bini, Milano, teatro Canobbiana, autunno 1864 ...
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COTOGNI, Antonio
Alberto Iesuè
Nacque a Roma il 1ºag. 1831 da Raffaele e da Agata Fazzini. Il padre dirigeva una piccola fabbrica di maioliche e il C., secondo di cinque figli, fu avviato all'apprendimento [...] von Flotow, Les amants de Vérone (Capulet), Le Pré aux clercs di L. Hérold, Linda di Chamounix, Dinorah di Meyerbeer, Velleda (Teuter) di C. Lenepveu, La gazza ladra, La Gioconda (Barnaba), Martha, Carmen. In questo immenso repertorio cantò a fianco ...
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ROTA, Giuseppe
Rita Zambon
ROTA, Giuseppe. – Nacque a Venezia il 13 marzo 1823 da Francesco Rota e Margherita Savin, ultimo di tre figli (Giobatta e Rosa), e fu battezzato coi nomi di Giuseppe Gioachino [...] 1857; Una Silfide a Pekino, Roma, Apollo, carnevale 1860; Il Vampiro, Torino, Regio, carnevale-quaresima 1864; Velleda, Milano, Scala, quaresima 1864.
Fonti e bibl.: Venezia, Archivio Storico del Patriarcato, Parrocchia di S. Stefano, Registri ...
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GORDIGIANI
Raoul Meloncelli
Famiglia di musicisti. Il capostipite, Antonio (Domenico) nato a Pistoia nella seconda metà del secolo XVIII, intraprese giovanissimo la carriera di cantante, esordendo come [...] école (E. Scribe e F. Bayard, ibid., rappresentazione privata, 1856). Lo Schmidl cita inoltre le opere non rappresentate: Velleda, L'assedio di Firenze e Rosmunda; compose inoltre il balletto Ondina, l'oratorio Ester (E. Barsottini, 1846), la cantata ...
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HEBBEL, Friedrich
Carlo Grünanger
Scrittore, nato a Wesselburen (Dithmarschen, Holstein) il 18 marzo 1813, morto a Vienna il 13 dicembre 1863. La vita lo formò fin dai primi anni alla lotta. Contro [...] , il cui primo atto fu scritto in Italia, il motivo della pietas si pone al centro stesso del dramma. Nella figura di Velleda la tragedia della maternità ha ancora potente rilievo ed è pur lei, la madre, che impersona in sé la coscienza etica della ...
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