Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale. Sebbene motivi utilitaristici siano già presenti nella filosofia di C.-A. Helvétius, fondatore di tale concezione può essere [...] più grande felicità del maggior numero di persone. Ancora a Bentham si può far risalire un’esigenza tipica di tutti gli utilitaristi, quale quella di fare dell’etica una scienza esatta come la matematica: un rigoroso edonismo basato sul calcolo della ...
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Filosofo (Blackwell 1919 - Ewelme, Gran Bretagna, 2002), prof. di filosofia (dal 1947) e poi di filosofia morale (1966-83) all'univ. di Oxford, dal 1983 docente all'univ. della Florida. Identificando i [...] etici con prescrizioni universalizzabili, indicò una terza via rispetto allo scetticismo morale degli emotivisti e all'ottimismo degli utilitaristi. Tra le sue opere: The language of morals (1952; trad. it. 1968); Freedom and reason (1963; trad. it ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il movimento libertino difende il libero pensiero e critica la religione, intesa come [...] libertini ritengono che la religione istituzionale valga come credenza popolare, e che al contrario il filosofo segua un’etica utilitarista indipendente. È infatti molto netta la separazione tra la vita e l’etica del libertino e quella del popolo in ...
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voto
Mezzo di espressione delle preferenze o della volontà di un soggetto appartenente a un gruppo, in sede di elezioni o delibera. Per mezzo del v. si assume che le preferenze degli individui possano [...] di percepire e valutare in maniera oggettiva i diversi stati del mondo (➔ mondo, stato del). La corrente degli utilitaristi muove da premesse ugualitarie e ammette la possibilità di effettuare confronti interpersonali, mentre su posizioni opposte si ...
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GIOVANNI di Salisbury (Iohannes Saresberiensis o Iohannes Parvus)
Gerardo Bruni
Scrittore medievale, nato in Salisbury tra il 1110 e il 1120, morto a Chartres nel 1180. Dal 1136 studiò dialettica e teologia [...] e il pensatore più lucido della cultura anglo-francese del sec. XII.
Nel Metalogicus combatte i falsi filosofi, astratti o utilitaristi, e difende le arti del Trivio, specie la dialettica, intesa come forma concreta del pensiero: nel riprendere la ...
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Etica
Carlo Augusto Viano
sommario: 1. La crisi della morale. 2. La ricostruzione dell'etica. 3. Il linguaggio dell'etica. 4. La revisione dell'utilitarismo. 5. Dal mercato ai diritti. 6. La morale [...] utilitarianism, in Contemporary British philosophy. Fourth series (a cura di H. D. Lewis), London 1976, pp. 113-131 (tr. it. in: Utilitarismo e oltre, a cura di A. Sen e B. Williams, Milano 1984, pp. 31-49).
Hare, R. M., Moral thinking: its levels ...
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RODÓ, José Enrique
Salvatore Battaglia
Scrittore uruguaiano, nato a Montevideo il 15 luglio 1872, morto a Palermo il 3 maggio 1917. La sua vita fu una continua ansia di perfezione spirituale e di propaganda [...] volontà di approfondire le regioni più nascoste dell'animo umao, per ritrovare e isolare, al disopra degl'istinti utilitaristi e dell'educazione materiale, forze e tendenze più profondamente spirituali che hanno il potere di fecondare la vita degli ...
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scelte collettive, teoria delle
Riccardo Vannini
Studio dei meccanismi di esercizio di scelte (➔ anche scelta) e azioni (➔ anche azione collettiva), volte a soddisfare gli interessi, le preferenze e [...] del mondo (➔ mondo, stato del). Su tale facoltà esiste un ampio dibattito in letteratura: la corrente degli utilitaristi muove da premesse ugualitarie e ammette la possibilità di effettuare confronti interpersonali, mentre su posizioni opposte si ...
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Mentre vi è un generale consenso sulla valutazione morale di specifici comportamenti verso gli esseri umani, almeno nelle questioni essenziali (uccidere o provocare un danno fisico oppure esercitare una [...] di status morale non aggiunge quindi nulla di sostanziale alla discussione etica, a meno che non si abbia una posizione utilitari sta e a patto di voler escludere l'aggregazione interpersonale (Regan e Singer, 1989).
Questa è la ragione per cui ...
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PEACOCK, Thomas Love
Mario Praz
Romanziere, nato a Weymouth il 18 ottobre 1785, morto a Lower Halliford, presso Chertsey, il 23 gennaio 1866. Era figlio d'un commerciante di vetri di Londra, ma trovando [...] otto anni, Jane Gryffydh, e la sposava. Intanto l'evoluzione intellettuale del P. s'era andata orientando verso l'utilitarismo: l'anarchismo intellettuale di Maid Marian (altro romanzo satirico scritto in gran parte verso la fine del 1819, pubblicato ...
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utilitario
utilitàrio agg. e s. m. [der. di utilità]. – 1. agg. Che mira in modo esclusivo o prioritario all’utilità, a un utile o vantaggio: concezioni u., principî u. (v. utilitarismo); un’etica, una morale utilitaria. In partic., automobile...