Termine usato dagli Slavi balcanici per indicare coloro che lottavano contro i Turchi e ripreso da A. Pavelić per designare gli appartenenti al movimento croato di ribellione contro il predominio serbo nella vita iugoslava, da lui promosso a partire dall’ottobre 1928 e meglio definito dopo il colpo di Stato di re Alessandro del 7 gennaio 1929. Le azioni terroristiche degli u. culminarono con l’uccisione ...
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Scrittore serbo (Ponikve, presso Topusko, Croazia, 1893 - campo di concentramento ustascia di Jasenovac 1944). Vasta la sua attività di pubblicista e di editore di classici marxisti; come scrittore deve [...] alla sua iniziale appartenenza al movimento espressionista l'opera sua migliore: Čudne siluete ("Strane silhouettes", 1927), racconti grotteschi che raffigurano, in uno stile ermetico e ricco di immagini, ...
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Generale e uomo politico croato (Vučinić 1878 - Zagabria 1947), diresse in patria l'organizzazione ustascia, facente capo a A. Pavelić, e nel 1941, proclamatosi lo stato indipendente di Croazia, ne divenne [...] vice primo ministro e generalissimo, e come tale combatté a fondo il movimento partigiano e l'elemento serbo. Fu giustiziato dal governo di Tito ...
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Scrittore e uomo politico croato (n. Sveti Rok 1889 - condannato a morte nel 1945). Fu uno dei principali sostenitori del regime ustascia. Nella sua feconda opera narrativa meritano rilievo i tre volumi [...] di racconti: Pod gorom ("Sotto la montagna", 1930), Opanci dida Vidurine ("Le opanche del nonno V.", 1933), Na veliki Petak ("Al Venerdì Santo", 1939) e il romanzo Ognjište ("Il focolare", 1941), in cui ...
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Ecclesiastico (Krašić, Zagabria, 1898 - ivi 1960); dopo aver combattuto nella prima guerra mondiale, divenne sacerdote (1930). Arcivescovo di Zagabria (1937), durante la seconda guerra mondiale cercò di [...] limitare gli estremismi degli ustascia di A. Pavelić, osteggiando nel contempo i comunisti di Tito. Con la vittoria del movimento partigiano S. fu arrestato, accusato di collaborazione con A. Pavelić e condannato (1945) a sedici anni di lavori ...
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Uomo politico croato (Bradina, Erzegovina, 1889 - Madrid 1959), continuatore del nazionalismo radicale di S. Radić, A. Starčević e J. Frank; avversò l'unione alla Serbia, e (1929), dopo l'eccidio di Radić [...] e dei suoi alla Skupština e la proclamazione della dittatura di re Alessandro I, diede vita al movimento ustascia, emigrando all'estero. Organizzò rivolte nella Lika e (1934) l'assassinio a Marsiglia di re Alessandro. Condannato a morte in contumacia ...
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Repubblica già appartenente alla Iugoslavia, proclamata indipendente nel 1991. Confina a N con la Slovenia e l’Ungheria, a E con la Serbia, a S con la Bosnia, a O si affaccia all’Adriatico.
Il territorio [...] 1941, venne proclamato uno Stato indipendente (comprendente anche la Bosnia ed Erzegovina) che il regime fascista degli ustascia tentò di rendere etnicamente ‘puro’, compiendo feroci persecuzioni contro serbi, ebrei, zingari e comunisti. Il movimento ...
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STEPINAC, Aloisio
Oscar Randi
Ecclesiastico, nato a Krašić (Croazia), l'8 maggio 1898. Partecipò alla prima Guerra mondiale, come ufficiale di complemento nell'esercito austro-ungarico. Fatto prigioniero [...] 1937. Il sentimento nazionale croato lo indusse ad avvicinarsi al partito di Maček, e poi ad accettare il governo "ustascia" di Pavelić, dal quale fu insignito della carica di vicario militare apostolico. Durante la resistenza, osteggiò il movimento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Genoveffa Palumbo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’idea di uno Stato che racchiuda gli Slavi del sud (“jugoslavi”) nasce nel XIX secolo, [...] le potenze dell’Asse Roma-Berlino danno vita allo Stato Indipendente Croato (NDH), con a capo il Poglavnik (duce) ustascia Pavelić, che intraprende una campagna di violenza generalizzata contro i Serbi, avviati all’unico campo di sterminio fuori dal ...
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MAČEK, Vladimir
Oscar Randi
Uomo politico, nato a Jastrebarsko (Croazia) nel 1879. Laureato in giurisprudenza a Zagabria; è stato pubblicista, avvocato e deputato del partito dei contadini croati. La [...] già assunto il potere, sicché non gli rimase altro da fare che consigliare ai suoi seguaci di aderire al governo degli ustascia ai quali cedette tutta la sua organizzazione di partito e si ritirò a vita privata. Pavelić, più tardi, lo fece arrestare ...
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ustascia
ùstascia s. m. e agg. [dal serbocr. ustas̆a «insorto, ribelle», der. del verbo ustati «alzarsi, levarsi in piedi»], invar. – Termine già usato dagli Slavi balcanici per indicare chi aveva preso parte alla lotta contro i Turchi, ripreso...