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USCIO

Enciclopedia Italiana (1937)

USCIO (A. T., 24-25-26) Claudia MERLO Comune della Liguria, in provincia di Genova. Comprende una serie di piccoli centri e aggregati, di cui il principale è Chiesa (361 m. s. m.), sede del comune, sparsi [...] degli orologi da campanile e da torre, che dal principio del sec. XIX si esercita in frazione Terrile. La popolazione del comune di Uscio era di 3049 ab. nel 1911, 3839 nel 1931, di cui 709 a Chiesa, 198 a Cabona, gli altri nei centri di Calcinara ... Leggi Tutto
TAGS: CASTAGNI – LIGURIA – LAVAGNA – RECCO

uscio

Enciclopedia Dantesca (1970)

uscio [plur. uscia, nel Fiore] Guido Favati Delle non molte occorrenze del termine (s'incontra usato solo nella Commedia e nel Fiore) quella che ricorre nel contesto più drammatico s'incontra certo [...] (Matt. 16, 18) che indica l'Inferno. Ancora in Fiore CXCIX 10, CC 7, LXXVIII 8, CXLVII 9, CL 2. L'unica forma di plurale attestata è uscia, in Fiore CVI 7 i' amerei assa' meglio l'amistate / del re di Francia che quella a colui / che va caendo per l ... Leggi Tutto

socchiuso

Enciclopedia Dantesca (1970)

socchiuso Luigi Vanossi Compare in Fiore CC 8 Aperto l'uscio sì ebbi trovato, / ver è ch'era socchiuso tutto ad arte, dove traduce entreclos (" accostato ", " non del tutto chiuso ") del Roman de la [...] Rose: " A l'uis m'en vin, senz dire mot, / Que la vieille desfermé m'ot / E le tint encore entreclos " (v. 14725). L'accorgimento della Vecchia mirerà a non far sorgere sospetti sulla visita dell'amante ... Leggi Tutto

SOVRAPPORTA

Enciclopedia Italiana (1936)

SOVRAPPORTA Bruno Maria Apollonj . In linguaggio tecnico si chiama così un vano praticato al disopra dell'uscio, chiuso con serramento indipendente. La sua funzione è quella di permettere il rinnovamento [...] dell'aria negli ambienti chiusi senza costringere ad aprire l'uscio, il che negli edifici pubblici in genere e in specie negli ospedali, nei conventi, nelle scuole, potrebbe dar luogo a molti inconvenienti. Quando si debba adottare il sovrapporta, si ... Leggi Tutto

tentennare

Enciclopedia Dantesca (1970)

tentennare Luigi Vanossi È usato, transitivamente, in Fiore CXLVII 10 Per molte volte m' era l'uscio rotto / e tentennato, quand' io mi dormia, dove tentennato vale " scosso ", " reso malfermo ". Corrisponde [...] a " hurtez " del Roman de la Rose: " Mout iert mes uis la nuit hurtez " (v. 12777) ... Leggi Tutto

regge

Enciclopedia Dantesca (1970)

regge Solo in Pg IX 134 quando fuor ne' cardini distorti / li spigoli di quella regge sacra. Il vocabolo, dal latino regia, " uscio della porta principale d'una chiesa (Torraca), vale " non solo l'uscio, [...] ossia le imposte, ma anche l'apertura stessa... insomma, regge può anche corrispondere genericamente a porta " (Barbi, in " Bull. " Il [1905] 271-272); qui indica la porta del Purgatorio. La forma in -e ... Leggi Tutto

pressa

Enciclopedia Dantesca (1970)

pressa Francesco Vagni La parola vale " calca ", " ressa ", in Fiore CL 3 Molto mi dolea il cuor quand'i' vedea / che l'uscio mio stava in tal soggiorno! / Che vi solea aver tal pressa 'ntorno / che [...] tutta la contrada ne dolea; e così in Pg VI 8 el [il vincitore del gioco de la zara, v. 1] non s'arresta, e questo e quello intende; / a cui porge la man, più non fa pressa; / e così da la calca si difende, ... Leggi Tutto

devotamente

Enciclopedia Dantesca (1970)

devotamente (divotamente) Fernando Salsano Come in talune accezioni dell'aggettivo ‛ devoto ', della devozione esprime particolarmente l'umiltà, in Pg VIII 13 ‛ Te lucis ante ' sì devotamente / le uscìo [...] di bocca, e più in Pd XXII 121 A voi divotamente ora sospira / l'anima mia ... Leggi Tutto

chetamente

Enciclopedia Dantesca (1970)

chetamente Aldo Duro . Se ne ha un solo esempio, e in questa forma (mancano dunque le varianti quetamente, quietamente), in Fiore CXCIX 11 Or te dirò, amico, che farai: / all'uscio, ch'apre verso del [...] giardino, / ben chetamente tu te ne verrai: è la Vecchia che, facendosi mezzana tra Bellaccoglienza e l'Amante, lo assicura che egli potrà cogliere il fior dell'orto, ma gli raccomanda di recarsi all'appuntamento ... Leggi Tutto

dape

Enciclopedia Dantesca (1970)

dape Beatrice Guidi Sostantivo plurale che si trova adoperato una sola volta (in rima), in Pd XXIII 43 la mente mia così, tra quelle dape / fatta più grande di sé stessa uscìo, inteso poeticamente come [...] " vivanda, nutrimento spirituale ". Singolari alcune chiose di antichi commentatori: " çoè chiarore " (Lana); " inter illas delicias " (Benvenuto), forse con richiamo al significato latino di " banchetto ... Leggi Tutto
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Vocabolario
ùscio
uscio ùscio s. m. [lat. ōstium «porta, entrata», lat. tardo ūstium, affine a os oris «bocca, apertura»]. – 1. Sinon. di porta (apertura e serramento), usato ormai quasi esclusivam. in Toscana, dove indica in genere una porta di modesta apparenza...
usciata
usciata s. f. [der. di uscio], tosc. – Colpo violento d’uscio che sbatte o viene sbattuto: si udì un’u.; chiuse la porta con un’u.; spesso come atto di rabbia o d’indignazione: fare, dare un’u. in faccia, sul muso, dietro le spalle a uno.
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