Upàniṣad Denominazione sanscrita generica («dottrina arcana o segreta») di una serie di testi filosofico-religiosi dell’India, i quali appartengono all’ultima fase del periodo vedico e rappresentano una delle dottrine indiane più antiche concernenti il problema della salvazione dal ciclo delle esistenze (saṃsāra), credenza questa che non compare nella prima concezione vedica ma soltanto più tardi. ...
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induismo
Roberto Cipriani
La religione di Brahma, Vishnu e Shiva
L'induismo è la religione più diffusa in India. La sua base fondamentale è il dharma, cioè la legge morale, che serve soprattutto a mantenere [...] al 500 a.C. e contiene molti riferimenti alla natura e alla vita dopo la morte, soprattutto nelle Upanishad ("Dottrine segrete"), in cui si parla della salvezza che libera dalla successione delle reincarnazioni e che consiste nella identificazione ...
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Indianista (Amburgo 1854 - Gottinga 1920), prof. di sanscrito nelle univ. di Berlino, Kiel, Gottinga. Si dedicò ai rami più svariati dell'indologia, e particolarmente alla religione vedica e al buddismo [...] (Buddha, sein Leben, seine Lehre und seine Gemeinde, 1881; Die Religion des Veda, 1894); importanti anche gli studî sulle Upanishad e Mahābhārata e l'edizione di testi pāli. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’immagine dell’Oriente nella filosofia tedesca dell’Ottocento è legata alle traduzioni [...] causa del loro ottimismo e hanno posto erroneamente l’uomo al di sopra di ogni altro essere vivente. Le Upanishad contengono la vera dottrina metafisica del mondo, il pessimismo, che la filosofia schopenhaueriana intende spiegare con il primato della ...
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Roy, Ram Mohan
Riformatore socio-religioso indiano (Radhanagar, Hugli, 1772-Bristol 1833), considerato il padre dell’India moderna. Di benestante famiglia brahmana bengalese, si dedicò allo studio delle [...] in quanto ricettacolo di credenze idolatriche e superstizioni retrograde. R. propose il ritorno all’antico monismo di Veda e Upanishad e il rigetto delle «incrostazioni» accumulatesi nel corso dei secoli: per propagare questo ideale fondò la prima ...
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Prarthana samaj
(sanscr. «Società della preghiera») Organizzazione dell’India moderna per la riforma socio-religiosa. Fondata a Bombay nel 1867 per opera di N.H. Paramanand e dei fratelli Pandurang [...] anche l’abolizione del sistema castale. La religione proclamata dal P.s. voleva essere una sintesi di tutte le grandi religioni; nel suo manuale si trovano brani presi dai vari libri sacri, come i Veda, le Upanishad, la Bibbia, l’Avesta e il Corano. ...
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FORMICHI, Carlo
Paolo Taviani
Nato a Napoli il 14 febbr. 1871 da Giuseppe e Vincenza Pisa, si era appassionato allo studio del sanscrito già prima di giungere all'università, dove lo continuò sotto [...] dal formalismo culturale (ibid., p. 57) se non gli si fosse opposto un pensiero dinamico e laico grazie al quale "già nelle Upanishad non c'è più posto per gli dèi o per un Dio personale trascendente" (ibid., p. 286). Indice di questo confronto tra ...
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misticismo
Atteggiamento religioso, la cui caratteristica principale è di tendere al contatto diretto e all’unione con la divinità (o con un sacro comunque inteso) mediante il superamento dei limiti [...] mistica. Nell’India fenomeni mistici si scorgono già in età vedica antica. Più esplicitamente il m. apparve nelle Upanishad e nella Bhagavadgita. Nel buddhismo, la cui dottrina nega l’Assoluto, la pratica e teorica demolizione di quanto ...
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Sé
Laura Boggio Gilot
In psicologia il termine Sé è usato, con una gamma di accezioni diverse, come sinonimo di personalità, di immagine che un individuo ha di sé in quanto totalità o che si forma in [...] forme oggettive escludendo il soggetto, che trascende la mente e da questa non può essere conosciuto. Il Sé delle Upanishad, l'Atman inconoscibile con il pensiero, è considerato indivisibile e identico alla Realtà Suprema, goccia del grande mare dell ...
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Storico della filosofia e indianista, nato il 7 gennaio 1845 a Oberdries, morto il 7 luglio 1919 a Kiel, ove dal 1887 insegnava storia della filosofia in quell'università. Il suo pensiero filosofico è [...] L. Suali, Pavia 1912); Das System des Vedânta, Lipsia 1883; Die Sûtra des Vedânta... aus dem Sanskrit u̇bers., ivi 1887; Sechzig Upanishad's des Veda, aus dem Sanskrit übers., ivi 1897; Allgemeine Gesch. der Philos., ivi 1894 e segg.; 2 voll. in sei ...
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