Raggruppamento etnico ugro-finnico che, muovendo dalla sua sede originaria asiatica, attraverso varie vicende occupò la pianura del medio Danubio (9°-10° sec.). ...
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Famiglia di magnati ungheresi, imparentata con i Báthory. Di essa il personaggio più eminente fu István (1557-1606), calvinista, che appoggiandosi ai Turchi capeggiò l'insurrezione dei protestanti ungheresi [...] (1604-1606) contro l'imperatore Rodolfo II. Con la pace di Vienna (23 genn. 1606) ottenne piena libertà di culto per i protestanti e l'investitura di principe di Transilvania ...
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. Primo principe degli Ungheresi, famoso come fondatore della dinastia reale che regnò fino al 1301. Era figlio di Almos e discendeva dalla stirpe principesca della tribù ungherese chiamata Magyar; la [...] e della Drava, penetrava nella regione veneta di là del Brenta. Nell'899, passò in Italia un gruppo anche più numeroso di Ungheresi, che portò la rovina in tutta la Lombardia, e 5000 di essi, a cavallo, si spinsero, rapinando e devastando, sin quasi ...
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ungherese, legione Formazione di volontari ungheresi che, costituitasi a Savona nel 1848, prese parte alla difesa di Venezia.
Un’altra si costituì a Genova nel 1859 e si unì nel 1860 ai garibaldini, segnalandosi [...] al Volturno ...
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Economista e banchiere belga di origini ungheresi (Kapuvár, Ungheria, 1929 - Ottignies, Belgio, 2015). Docente nelle università di Louvain-la-Neuve e di Yale, tra i padri della moneta unica europea, presidente [...] fondatore dell’Istituto monetario europeo (1994-97) e direttore generale della Banca dei regolamenti internazionali (1986-93), ha ideato un sistema di regolamentazione e controllo del settore finanziario ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] in Ungheria hanno avuto nel 20° sec. la grafica (B. Kondor), la ceramica, l’oreficeria e l’arazzo. Tra i numerosi artisti ungheresi che hanno vissuto all’estero spiccano L. Moholy-Nagy e V. Vasarely che ha influenzato J. Fajo e F. Lantos. Sono ancora ...
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Lamfalussy, Alexandre
Economista e banchiere belga, di origini ungheresi (n. 1929). Ha ricoperto cariche di notevole prestigio nel mondo della finanza europea. È stato presidente fondatore dell’Istituto [...] monetario europeo (1994-97) e direttore generale della Banca dei regolamenti internazionali (1986-93). Come presidente del Comitato dei saggi sulla regolamentazione dei mercati mobiliari europei (2000-01), ...
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JAN, Giorgio (Georg)
Maurizia Alippi Cappelletti
Di ascendenze ungheresi, nacque a Vienna il 21 dic. 1791 e vi compì gli studi. Dopo essere stato impiegato nel 1809 presso il Consiglio aulico di guerra, [...] dal 1812 iniziò un intenso studio delle scienze naturali, in particolare della botanica e dell'entomologia, finché, nell'ottobre del 1814, fu nominato assistente del botanico N.J. von Jacquin, presso il ...
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Scrittore politico (Pest 1755 - Buda 1795); capo dei giacobini ungheresi. Dopo essere stato a servizio di Leopoldo II (1790-92), fu poi abbandonato dal successore Francesco II; per questo si adoperò attraverso [...] due società segrete per fomentare una rivolta, sia contro la dinastia sia contro la nobiltà, riecheggiando nel suo Az ember és a polgár kátéja ("Catechismo dell'uomo e del cittadino") le idee della Rivoluzione ...
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Patologo statunitense (Yonkers 1923 - Tromsø 2008). Figlio di immigrati ungheresi si laureò in medicina alla Harvard University. Nel 1955 si recò in Australia dove ipotizzò che il kuru (affezione degli [...] aborigeni caratterizzata clinicamente da tremori) fosse una malattia infettiva del sistema nervoso. Successivamente identificò il virus responsabile del kuru iniziando così lo studio dei cosiddetti virus ...
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ungherese
ungherése agg. e s. m. e f. – 1. Dell’Ungheria, stato e territorio dell’Europa centro-orientale: la Repubblica u.; il popolo u., la popolazione u., e, come sost., cittadino, abitante dell’Ungheria: un U., gli U., mio fratello ha...
maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, sì che, in uno schema formato da due linee...