Re (477-484) dei Vandali; figlio primogenito di Genserico, sposò una figlia di Teodorico I re dei Visigoti e in seconde nozze Eudocia, figlia di Valentiniano III (456). Mirò ad assicurare la successione al trono al figlio Ulderico. Dapprima fu arrendevole verso l'imperatore romano d'Oriente, Zenone; poi, alla fine del proprio regno, sicuro da ogni pericolo dall'Oriente, perseguitò i cattolici che non ...
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Vescovo di Cartagine dal 480 al 505, durante il periodo dell'invasione vandala più tragico per la chiesa d'Africa, E. partecipò al concilio convocato da re Unerico nel 484 a Cartagine per appianare le [...] , col. 219 segg.). Esiliato una prima volta nel deserto africano, richiamato (487) a Cartagine per breve tempo dal successore di Unerico, Guntamondo, fu da Trasamondo di nuovo esiliato in Gallia, dove morì, ad Alby, il 13 luglio 505. Una lettera di ...
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OLIBRIO, Anicio
Giovanni Battista Picotti
Patrizio romano di nobilissima famiglia, fu, forse, tratto prigioniero a Cartagine al tempo del sacco dei Vandali (455); certo sposò Placidia, una delle figlie [...] di Valentiniano III, mentre il re dei Vandali Genserico dava in sposa al figlio Unerico l'altra figlia Eudocia; anzi Genserico pensava già a innalzarlo al trono imperiale d'Occidente. Nel 464 fu console; e viveva a Costantinopoli con la moglie, ...
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VITTORE di Vita
Mario Niccoli
Vescovo africano di Vita nella Bizacena (v.), vissuto nel sec. V e noto soprattutto per la sua Historia persecutionis Africanae provinciae temporibus Geiserici redatta [...] di un prologo (che non è di V.) e di tre libri che si riferiscono al periodo 429-484 e cioè dall'invasione alla morte di Unerico. Per quanto redatta in tono di martirologio, l'opera ha il pregio di averci trasmesso numerosi atti ufficiali (editti di ...
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VANDALI (Vandili)
Giovanni Battista Picotti
Col nome di Vandili, ricordato da Plinio, pare che fossero indicati i Germani orientali, di cui facevano parte, fra altri popoli, i Burgundi ed i Goti. Il [...] con Romani le scuole e conoscevano e parlavano, oltre alla loro lingua nativa, di ceppo gotico, il latino.
Gli editti di Unerico, nella forma almeno in cui ci sono conservati da Vittore Vitense, sono scritti in latino; e di Trasamondo sono lodati l ...
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GENSERICO, o, più esattamente, Geiserico o Gaiserico (Geiserix) re dei Vandali e degli Alani
Giovanni Battista Picotti
Bastardo di re Godigiselo, successe nel 428 al fratellastro Gunderico, al quale [...] . L'uccisione di Valentiniano III l'elevazione di Petronio Massimo, le nozze tra il figlio di questo e la fidanzata di Unerico spinsero G. alla vendetta, anche se non gli giunse l'invito di Eudossia, la vedova dell'ucciso. Egli apparve fulmineo alle ...
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Appartenente alla potente famiglia aristocratica degli Anici, nacque con ogni probabilità a Roma, nella prima metà del sec. V, da Felice, il presbitero che per incarico del papa Leone I Magno aveva sovrinteso [...] missione, di cui fu capo un alto dignitario dell'amministrazione bizantina, Uranio. Essa fallì il suo obiettivo. Il re Unerico non solo non si curò delle sollecitazioni che gli venivano dal governo di Costantinopoli, ma intensificò la persecuzione: a ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] ’iscrizione nel calendario liturgico costantinopolitano, l’8 dicembre, della persecuzione subita dagli africani sotto il regno di Unerico rientra in questo discorso, applicabile all’Italia solo in minima parte. Gli ultimi edifici ariani ancora aperti ...
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