(o ulema) Nel mondo musulmano, i dotti nelle scienze religiose (teologia, diritto ecc.), cioè soprattutto i teologi e giureconsulti, al di fuori di ogni carattere sacrale. Sono considerati i depositari e tutori della legge religiosa islamica (sharī‛a), e hanno quindi spesso rappresentato l’elemento conservatore e misoneista all’interno del mondo islamico fino ai nostri giorni ...
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‛ULAMĀ' (in pronunzia moderna Úlama)
Plurale della parola araba ‛alīm (per quanto come suo singolare venga piuttosto usata la forma ‛ālim), dal significato di "dotto", e particolarmente dotto nelle scienze [...] religiose, teologia, diritto, ecc. Può rendersi in italiano con "dottori" e designa nel mondo musulmano i teologi e giureconsulti, al difuori di ogni carattere ufficiale e sacrale (quindi essenzialmente ...
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Abu al-Fadl 'Allami
Abu al-Fadl ‛Allami
Storico e funzionario mughal (Agra 1551-Narwar 1602). Consigliere dell’imperatore Akbar, che spinse ad affrancarsi dalla tutela religiosa degli ‛ulama, fu autore [...] dell’Akbarname («Libro di Akbar»), storia dell’imperatore Akbar e dei suoi antenati, primo esempio di storia dinastica in India. Morì ucciso da cortigiani rivali ...
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Farian Sabahi
In paesi come l’Iran i media sono al tempo stesso parte integrante della struttura di potere e strumento di resistenza. All’inizio del Novecento sul giornale «Mulla Nasr al-Din» in lingua [...] e dello stesso shāh.
Anche l’ideologia della rivoluzione costituzionale del 1906 trovò nella satira un valido mezzo per attaccare gli ulamā e la monarchia, colpevoli di reprimere le donne e gli abitanti delle aree rurali. Il 30 maggio 1907, mentre a ...
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Farian Sabahi
In paesi come l’Iran i media sono al tempo stesso parte integrante della struttura di potere e strumento di resistenza. All’inizio del Novecento sul giornale «Mulla Nasr al-Din» in lingua [...] e dello stesso shāh. Anche l’ideologia della rivoluzione costituzionale del 1906 trovò nella satira un valido mezzo per attaccare gli ulama e la monarchia, colpevoli di reprimere le donne e gli abitanti delle aree rurali. Il 30 maggio 1907, mentre a ...
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'Abd al-'Aziz IV al-Filali
‛Abd al-‛Aziz IV al-Filali
Sultano alawita del Marocco (Marrakech 1878-Tétouan 1943). Figlio di Hasan I, regnò dal 1894, subendo l’ingerenza delle potenze europee, sfociata [...] nel protettorato francese sul Marocco. Al suo debole governo, contrastato dall’aristocrazia e dagli ‛ulama, mise fine la ribellione del fratello ‛Abd al-Hafiz, che gli successe nel 1908. ...
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Governo di un califfo e territorio sotto il suo dominio. Istituito dopo la morte di Maometto (8 giugno 632), il califfato ha avuto termine nel 1258, con la conquista di Baghdad da parte dei mongoli.
I [...] questo che spetta solo a Dio). In seguito molti di questi compiti vennero affidati ai loro stretti collaboratori: ministri, ulama ("dotti") e giudici.
Il califfato omayyade
Nel 661 salì al potere la famiglia degli Omayyadi, che instaurò un califfato ...
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'Ali ibn Dunama
‛Ali ibn Dunama
Mai («re») e fondatore del califfato del Bornu, od. Nigeria (fine del sec. 15°). Dopo il collasso del Kanem alla fine del sec. 14°, il gruppo dirigente Sefuwa migrò con [...] molti seguaci nella più ospitale regione del Bornu. ‛A. ibn D., ricordato come riformatore islamico, fondò il nuovo califfato eliminando i sincretismi e circondandosi di consiglieri ‛ulama. ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] al territorio di quello stato; essa non potrebbe vincolare in alcun modo gli altri musulmani.
I dottori della Legge o ‛úlamā', assommanti la duplice qualità di teologi e giuristi, sono tali non in virtù di diplomi scolastici o di nomina governativa ...
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MUFTĪ
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo che, in tutti i paesi musulmani, designa un giureconsulto autorizzato dalla pubblica fama o dal governo ad emettere responsi dottrinali (fetwà, v.) su questioni [...] e dei privati.
Nel sistema islamico classico egli non è un funzionario, poiché ogni dotto in discipline religiose (‛ālim, al plur. ‛ulamā'), riconosciuto tale dalla pubblica fama, può dare responsi, come è ancor oggi il caso, p. es., nel Marocco; il ...
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ulama
ùlama (o ùlema) s. m. pl. [dall’arabo ῾ulamā’, plur. di ῾alīm «dotto»]. – Nome con cui si designano nel mondo musulmano i dotti nelle scienze religiose (teologia, diritto, ecc.), cioè soprattutto i teologi e giureconsulti, i quali, considerati...