Località del Turkestancinese (Xinjiang Uygur). Vi sorge una serie di templi rupestri, buddhisti; di straordinaria importanza quelli di Qyzyl (Kizil) e di Qumtura (Kumtura, 5°-8° sec.). Sono del tipo con [...] cella quadrata o rettangolare, preceduta da atrio con volta a botte; o a cupola, decorati con pitture parietali che fondono elementi indiani, iranici di origine sasanide e cinesi. ...
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QYZIL
Alfred Salmony
. Località del Turkestancinese nella provincia di Sinkiang, a settentrione del medio corso del fiume Tarim. Quivi giacciono le rovine dette dei "Mille Buddha", esplorate da A. [...] viso, negli ornamenti e nel drappeggio; è invece cinese il taglio obliquo degli occhi sottili. La fusione cinese si affermò più tardi, quando Qyzil era già abbandonata.
Bibl.: A. Gründwedel, Altbuddhististische Kultstätten in Chinesisch-Turkestan ...
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Tarim, bacino del
Regione del Turkestancinese od orientale (oggi nella regione autonoma Uighur del Xinjiang). Anche se i cinesi ebbero con loro contatti molto antichi, i regni-oasi del Turkestan orientale [...] di scambi commerciali lungo la quale cominciava a essere veicolata la seta. Di questo stato di cose divennero molto presto consapevoli i cinesi, che dalla seconda metà del 2° sec. a.C. iniziarono verso i regni-oasi una politica aggressiva e nel 60 a ...
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Stato dell’Asia centrale e orientale. Il nome proviene dal portoghese China, che i primi esploratori portoghesi appresero dagli Indiani o dai Malesi, e con ogni probabilità deriva da quello della dinastia [...] misure restrittive. Qianlong (1735-1796) distrusse il Regno degli Zungari e annesse all’impero i loro domini, il Turkestancinese o Xinjiang (1756-59).
Dopo la morte di Qianlong gli effetti delle guerre, della cattiva amministrazione e dell’aumento ...
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Stato continentale dell’Asia di SO. Confina con il Turkmenistan, l’Uzbekistan, e il Tagikistan a N, con la Cina per un breve tratto a NE (l’appendice che s’incunea fra il Pamir e l’Hindukush), con il Pakistan [...] , con capitale amministrativa Ai Khānum. Dal 150 a.C. i territori greci vennero invasi da popoli nomadi provenienti dal Turkestancinese; si impose allora il buddhismo, che soppiantò il precedente zorohastrismo. L’islamismo si impiantò nel sec. 9° e ...
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Popolazione dell’Asia centrale, che nel 13° sec. fondò un grande impero, esteso dalla Cina all’Asia Anteriore, e dominò poi anche parte dell’Europa orientale.
Il nome in senso stretto designava in origine [...] , quello di Ciaghatāi, regnò nel 13°e nel 14° sec. sul Turkestan; ma il 14° sec. vide anche in Asia centrale e orientale la (1645-97), capo degli Zungari, riestese il suo potere sul Turkestancinese, ma fu alla fine battuto dalla Cina.
Nei sec. 18°- ...
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Popolazioni mongoliche, sparse dai confini occidentali della Cina (Mongolia esterna, Turkestancinese) fino alla regione di Astrahan′, a O del Mar Caspio, fra la riva destra del Volga e i due fiumi Manič. [...] La loro lingua appartiene al ramo mongolico della famiglia linguistica altaica. La religione era caratterizzata un tempo dalla presenza di sciamani, molto diffusi nell’area mongolica. Dal 13° sec. gran ...
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Uiguri Popolazione turca stanziata fino al 9° sec. d.C. nell’odierna Mongolia. Verso l’860 occuparono la parte orientale dell’attuale Turkestancinese, fondandovi un regno, con capitale la città di Beshbaliq, [...] alfabeto detto uigurico, ma che gli U. presero in realtà dai Sogdiani, sono stati rinvenuti nella esplorazione scientifica del Turkestancinese al principio del 20° secolo.
Nel 13° sec. il regno turco passò sotto il dominio dei Mongoli; conquistato ...
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tocario Nome convenzionale e probabilmente inesatto di una lingua indoeuropea parlata nel 1° millennio d.C. nel Turkestan orientale, scoperta nel 1908 da spedizioni scientifiche francesi e tedesche nel [...] Turkestancinese, in seguito al ritrovamento di manoscritti di testi buddhisti, risalenti al 6°-7° sec. d.C. e redatti in caratteri indiani brahmi. Nella lingua tocarica si distinguono due varietà, il t. A, o Karashahri (o anche Agneo) e il t. B, o ...
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Archeologo ed etnologo tedesco (Berlino 1860 - ivi 1930), direttore del Museo etnologico di Berlino. Diresse magistralmente le campagne di scavo tedesche nel Turkestancinese (1904-14) che condussero alla [...] scoperta della civiltà greco-buddistica e di quella manichea dell'Asia centrale. Opere principali: Die buddhistische Spätantike in Mittelasien (1922-28); Auf Hellas Spuren in Ostturkestan (1926) ...
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manicheo
manichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco Mānī ḥayyā «Mani il vivente»)]. – 1....
calmucco
agg. e s. m. [dal russo kalmyk, adattam. di una voce mongolica] (pl. -chi). – 1. (f. -a) Relativo o appartenente ai Calmucchi, nome di varie popolazioni mongoliche, sparse dai confini occid. della Cina (Mongolia esterna, Turkestan...