Lorentz, trasformazionediLorentz, trasformazionedi nella fisica relativistica, trasformazione delle coordinate che permette di passare da un sistema di riferimento a un altro in moto rettilineo uniforme [...] limite) e che il tempo non sia lo stesso in due sistemi di riferimento diversi. Dati due sistemi di riferimento con le caratteristiche descritte in precedenza, le trasformazionidiLorentz tra le coordinate sono le seguenti (in cui c è la velocità ...
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Uno dei 4 tipi di interazioni fondamentali tra particelle elementari (forti, elettromagnetiche, d. e gravitazionali) alle quali si possono ricondurre tutti i fenomeni fisici osservati. Derivano il loro [...] un fotone non cambiano la carica elettrica. La densità di lagrangiana [1], essendo il prodotto di due correnti (quadri)vettoriali, è invariante per trasformazionidiLorentz e conserva separatamente P e C. Tuttavia già nel 1936 G. Gamow e E. Teller ...
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Parte della meccanica, talvolta detta anche geometria del movimento, in cui si analizzano i movimenti indipendentemente dalle cause che li provocano e mantengono. A seconda che il corpo in movimento si [...] la c. nel s.c.m., è possibile ottenerla nel s.l. mediante le trasformazionidiLorentz (➔ relatività). In particolare, usando l’invarianza del modulo quadrato del quadrivettore energia-quantità di moto
E*2tot−c2 P*2tot=E2tot−c2 P2tot
si stabilisce ...
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relatività In fisica, in riferimento a un ente fisico o a un fenomeno, dipendenza delle proprietà o grandezze dal sistema di riferimento adottato. Tali grandezze o proprietà assumono significati e valori [...] le relazioni
[1] formula
dove β=v/c; le [1] vanno, complessivamente, sotto il nome ditrasformazionediLorentz. Risulta anzitutto da esse che condizione perché la trasformazione sia, come ovviamente è necessario, reale, è che sia β≤1, cioè v≤c: in ...
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Fisico (Ulma 1879 - Princeton 1955). Trascorsi i primi anni della sua vita a Monaco, dopo un breve soggiorno a Milano Einstein si trasferì con la famiglia in Svizzera. A Zurigo completò gli studî secondarî [...] trasferire informazione tra due osservatori inerziali. Le trasformazioni che rendono invarianti le leggi dell'elettrodinamica sono le stesse trovate anni prima da Lorentz in modo puramente formale; ma il risultato di E. comporta, tra l'altro, che non ...
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GRUPPO
Ugo Amaldi
. Termine matematico, corrispondente a un concetto che, per quanto implicito in molti ordini di questioni, anche elementari, ha trovato la sua formulazione precisa soltanto nella [...] un certo gruppo continuo (il cosiddetto gruppo del Lorentz). È bensì vero che subito dopo, nella 11), al variare del parametro t (in un certo intorno di t = 0) forniscono le ∞1 trasformazionidi un gruppo a 1 parametro, il quale è contenuto per ...
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Necessità di una elettrodinamica quantistica. - La meccanica quantistica (v. XXVIII, p. 592 e in questa App.), malgrado i mirabili successi ottenuti nello spiegare la costituzione degli atomi e delle molecole, [...] e le onde luminose come un tutto unitario, questa separazione è insoddisfacente. Dato che per una trasformazionediLorentz la parte statica e quella ondulatoria del campo si trasformano l'una nell'altra, essa ha la conseguenza che la teoria non è ...
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LASER
Alberto Renieri
Alberto Renieri-Giuseppe Dattoli
Paolo Laporta
Carlo Alberto Sacchi
(App. IV, II, p. 301)
Nuovi tipi di laser. - La famiglia delle sorgenti di radiazione coerente nella regione [...] lungo l'UM). L'UM viene visto, nel sistema di riferimento solidale con gli elettroni, come un'onda elettromagnetica. Difatti, a causa delle trasformazionidiLorentz, il campo acquista anche una componente elettrica oscillante e perpendicolare ...
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QUANTISTICA, MECCANICA (fr. mécanique quantique; ted. Quantenmechanik; ingl. quamum mechanics)
Enrico Persico
I sistemi meccanici di dimensioni estremamente piccole, come gli elettroni, gli atomi e le [...] relatività ristretta (cioè per rendere i suoi risultati invarianti rispetto alle trasformazionidiLorentz), si doveva modificarne alquanto l'impostazione, introducendo, in luogo di una sola ψ, quattro funzioni ψ1, ψ2, ψ3, ψ4, dalle quali si ricava ...
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GRAVITAZIONE
Edoardo Amaldi-Massimo Testa
(XVII, p. 770)
Dal 1915-16, quando A. Einstein pubblicò i primi lavori in cui poneva le basi della relatività generale (RG), fino alla metà del secolo questa [...] , naturalmente, è poi necessario limitarsi a prendere in considerazione solo quelle le cui equazioni di campo sono invarianti rispetto alle trasformazionidiLorentz. Fra queste teorie, oltre alla RG (che è una teoria tensoriale pura), ricordiamo: la ...
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trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...
spaziotempo
spaziotèmpo (o spàzio-tèmpo) s. m. (pl. spaziotempi, ma anche spazitempo e spazitempi; raro invar.). – Spazio quadridimensionale (detto anche continuo spazio-temporale o cronotopo) utilizzato nella teoria della relatività per rappresentare...