tiorba Strumento musicale a corde pizzicate, della famiglia dei liuti (detto anche chitarrone): introdotto verso la fine del 16° sec., si mantenne in uso per tutto il secolo seguente. Si distingueva per [...] avere due manici, essendo aggiunto, a lato di quello normale, un altro con alcune corde da toccarsi a vuoto; le corde erano quindi in tutto 14 o 16, parte di lamina, parte di budello. Lo strumento era ...
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Musicista (Reggio nell'Emilia 1597 - Modena 1681). Studiò a Roma, e divenne il più rinomato tiorbista del tempo. Passò poi a Venezia, dove partecipò all'apertura del S. Cassiano (1637) con il libretto dell'Andromeda, musicato da Manelli. Nel 1638 scrisse il libretto della Maga fulminata. Fu maestro di cappella a Modena ...
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Varietà secentesca di liuto, modificazione della tiorba. Grazie alla sua particolare accordatura, era soprattutto utilizzato per realizzare il basso continuo nelle musiche a una e due voci. ...
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Musicista (Firenze 1682 - Vienna 1732), fu virtuoso di tiorba e poi compositore della corte di Vienna. Compose molte musiche teatrali (17 opere), 9 oratorî, circa 50 cantate. ...
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Pseudonimo dell'ignoto autore di una raccolta di poesie in dialetto napoletano, De la tiorba a taccone, pubblicata a Napoli nel 1646. Intitolata allo strumento musicale popolaresco che si suonava con un [...] plettro di cuoio ("taccone") e divisa in dieci "corde", la raccolta è un'indiavolata parodia del canzoniere petrarchesco e dei lirici marinisti; dietro il nome dell'autore si è ritenuto che si celasse ...
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SGRUTTENDIO, Felippo
Fausto Nicolini
Nel 1646 il tipografo napoletano Camillo Cavallo pubblicava un canzoniere dialettale prevalentemente burlesco, nel cui frontespizio era scritto: "La tiorba a taccone [...] Toscana di F. Redi, il quale, a ogni modo, non manca di ricordarla.
Ristampata a Napoli nel 1678, nel 1703 e nel 1783, la Tiorba ha avuto nel 1921 (Napoli) una riedizione a cura di F. Russo, che reca nel frontespizio il nome di G. C. Cortese, e nella ...
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KAPSBERGER, Johann Hieronymus, von
Romolo Giraldi
Musicista, nato in Germania nella seconda metà del sec. XVI, ma vissuto in Italia, dove era chiamato Giovanni Geronimo Tedesco della Tiorba, e morto [...] Motetti passeggiati (1612); Balli, gagliarde e correnti (1615); Sinfonie a 4 con il basso continuo (1615); Capricci a 2 strumenti, tiorba e tiorbsno (1617); Poesie latine del cardinale Barberini (papa Urbano VIII) per 1 voce e basso continuo (2 libri ...
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Musicista francese (n. 1660 - m. Parigi dopo il 1720). Chitarrista, tiorbista e compositore, fu attivo presso la corte di Luigi XIV (1694-1720). Pubblicò due libri di composizioni per chitarra (1682 e [...] 1686) e uno di pezzi per tiorba e liuto (1716). Scrisse anche diverse arie. ...
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Musicista (Chioggia 1555 circa - Roma 1628), organista, a Roma, a S. Maria Maggiore dal 1601 o dal 1609. Fu protonotario apostolico e cameriere segreto di Gregorio XV. Compose musica sacra e profana (tra [...] l'altro canti a 1 e a 2 voci concertate con violino o tiorba, che sono tra le prime manifestazioni di tal sorta di composizioni) e Il Carro di Fedeltà d'Amore, sorta di mascherata in musica eseguita nel 1606, che ha una sua importanza negli esordî ...
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. Alessandro Piccinini, bolognese, ultimo dei grandi liutisti italiani, fu l'inventore di questo strumento che egli definiva ultima perfezione al liuto e che diede vita al chitarrone. L'arciliuto era anche [...] chiamato liuto attiorbato, nome (secondo il Piccinini stesso) improprio, poiché l'invenzione non era stata ricavata dalla tiorba. Nel 1594 il Piccinini fece costruire a Padova un liuto di corpo molto lungo che servisse anche per le corde più basse le ...
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tiorba
tiòrba s. f. [etimo incerto]. – Strumento musicale a corde pizzicate, della famiglia dei liuti (detto anche chitarrone): introdotto verso la fine del sec. 16°, si mantenne in uso per tutto il secolo seguente. Si distingueva per avere...
tiorbato
agg. [der. di tiorba]. – Liuto t., varietà di liuto, munito di una doppia serie di corde, una delle quali vibra per simpatia con le corrispondenti corde dell’altra.