Scultore e architetto (Siena 1280 circa - Napoli 1337). Massimo scultore senese del 14° sec., cresciuto nella bottega di Giovanni Pisano, fu attivo nella realizzazione spec. di grandi monumenti funebri, [...] Certosa di S. Martino.
Vita e opere
Figlio dello scultore Camaino di Crescentino, T. si formò a Siena mentre Giovanni Pisano da Barberino esecutore testamentario del defunto: l'immagine del morto seduto è tra le più intense sculture di Tino. ...
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Città della Toscana occidentale (185,1 km2 con 90.036 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Sorge a circa 12 km dal Tirreno, nella pianura alluvionale costiera formata dall’Arno, che l’attraversa dividendola [...] come nodo di traffici sulla Via Aemilia Scauri, che conduceva da Roma nella Gallia, e si sviluppò come emporio marittimo particolarmente Giovanni Pisano (1302-10); tomba di Arrigo VII, di Tino di Camaino (1315); tele di A. del Sarto, dei Sogliani, di ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] a Pavia ha già un livello superiore a quello della pianura, e da qui è arginato fino alla foce, dove la sopraelevazione raggiunge i 6 l’influsso di quest’ultimo prevale in Toscana, Tino di Camaino e Giovanni di Balduccio, suoi discepoli, ne diffondono ...
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SARCOFAGO (σορός, σαρκοϕαγός, sarcophăgus)
Goffredo BENDINELLI
Antonia NAVA
Custodia fabbricata in materia qualsiasi (legno, terracotta, pietra, marmo, piombo o altro metallo), per contenere un cadavere. [...] leggenda per la quale ad Asso, nella Troade, i sarcofagi ricavati da una certa pietra locale avevano la virtù di consumare in breve, tombe di TinodaCamaino la tradizione, pure trasfigurata, permane: sono resto della forma scompartita da colonnine il ...
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Neologismo non accolto dalla Crusca, ma passato nell'uso per significare il tutto rilievo o rilievo vero (Baldinucci). Esso si distingue dal gruppo sintario, perché le figure vi sono subordinate a un piano [...] i canoni compositivi; gli altri tornano alla semplicità romanica, riportando le figure sopra un unico piano di posa. Così TinodaCamaino, che proietta le scene su fondi oscuri: così Goro di Gregorio che le dispone in architetture sfondate, a guisa ...
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Grosso comune della provincia di Cosenza in regione montuosa, all'altezza di m. 485 sul mare. Ha 2786 abitanti di cui 2660 nel centro, gli altri sparsi. La più vicina stazione ferroviaria è quella di Marco-Roggiano, [...] traforo, e col portale decorato nello stile degli scultori della reggia di re Roberto. Nell'interno: il mausoleo del Sanguineto, opera della scuola di TinodaCamaino, e un trittico di carattere senese del sec. XIV, rappresentante la Madonna e Santi. ...
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GIOVANNI di Balduccio
Luisa Becherucci
Scultore pisano. Nel 1317-18 lavorava alla cattedrale di Pisa; poi leggiamo il suo nome a Sarzana, in S. Francesco, sulla tomba di Guarnieri, figlio di Castruccio [...] Madonna, rubata, e oggi a Filadelfia (coll. Johnson), mostra modi pittorici ereditati da Giovanni Pisano mitigati da ricerche di grazia cui non è estraneo l'influsso di Tino di Camaino. Dopo operò a Firenze in S. Croce (Annunciazione e, in gran parte ...
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GORO di Gregorio
R. Bartalini
Scultore senese attivo nella prima metà del Trecento, figlio del fiorentino Goro (Gregorio) di Ciuccio Ciuti, uno dei compagni di Nicola Pisano nei lavori del pulpito del [...] la quale, a partire dal calice di Guccio di Mannaia donato da papa Niccolò IV (1288-1292) alla basilica di S. Sacra), come nella tomba del cardinale Riccardo Petroni di Tino di Camaino nel duomo di Siena. Data l'accertabile provenienza di uno ...
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RESTAURO
Bruno Zanardi e Sebastiano Sciuti
di Bruno Zanardi eSebastiano Sciuti
Restauro
di Bruno Zanardi
sommario: 1. Il concetto di restauro nel Novecento e la figura di Cesare Brandi. 2. Il corpo [...] ; 2) la grande pala lignea della Maestà (1308-1311), dipinta da Duccio di Buoninsegna sulle due facce per l'altare maggiore del duomo di scolpito daTinodaCamaino tra il 1315 e il 1320 - utilizzando gli stessi principî scientifici teorizzati da ...
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CAVALLINI, Pietro
Carla Guglielmi Faldi
Pittore romano, attivo tra l'ultimo trentennio circa del XIII secolo, e, con approssimazione, il primo ventennio del XIV.
In un atto di compravendita redatto [...] del Principio in S. Restituta, opera di Lello, non romano ma da Orvieto come ha precisato il Bologna, il quale anzi attribuisce a Toesca, 1951; I.Toesca, 1967;M. Salmi lo attribuiva a TinodaCamaino, in Commentari, XV [1964], 3-4, pp. 166-172). ...
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