temperanza Virtù morale che consiste nel regolare con saggezza ed equilibrio il soddisfacimento dei bisogni e appetiti naturali. Cicerone rende con temperantia il termine greco σωϕροσύνη, con cui Aristotele [...] designa la virtù consistente nella moderazione degli impulsi e appetiti.
Nella teologia cattolica la t. è una delle virtù cardinali; essa modera le tendenze e gli appetiti sensuali ...
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temperanza
Philippe Delhaye
I passi, non numerosi, nei quali D. tratta della t. come virtù presentano un triplice valore del termine: la t. come virtù cardinale, la t. come disposizione necessaria alla [...] freno de la nostra gulositade e de la nostra soperchievole astinenza ne le cose che conservano la nostra vita (per Larghezza e Temperanza e l'altre nate, cfr. Rime CIV 63).
Conformemente alla teoria aristotelica per cui la virtù morale è un medio tra ...
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gulositade
Per " gola ", nell'accezione morale di " smodato desiderio di cibo ": Temperanza, che è regola e freno de la nostra gulositade (Cv IV XVII 4). Vedi anche Gola. ...
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cardinale (agg.)
Napoleone Eugenio Adamo
Pier Vincenzo Mengaldo
Che fa da cardine, cioè " fondamentale "; è attributo delle quattro virtù: prudenza, giustizia, fortezza, temperanza: Onde ciò fare [moderatamente [...] ridere] ne comanda lo Libro de le quattro vertù cardinali: " Lo tuo riso sia sana cachinno ", cioè senza schiamazzare come gallina (Cv III VIII 12). D. parla qui del riso della sua donna, la Donna gentile, ...
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astinenza (astinanza)
Luigi Vanossi
Nel significato corrente di " astensione " volontaria da cibi a scopo di penitenza o di purificazione, ricorre in Cv IV XVII 4 (la Temperanza... è regola e freno... [...] de la nostra soperchievole astinenza ne le cose che conservano la nostra vita), in Fiore CIV 12, nelle parole di Amore a Falsembiante: Predicar astinenza i' t'ho udito, corrispondenti a " Tu vas preschant ...
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Nella teologia cattolica, la castità è una virtù morale, specie della virtù della temperanza, che modera l'appetito delle dilettazioni carnali. Come virtù morale razionale non ebbe mai la sua piena luce [...] se non nel Cristianesimo, fuori del quale la castità è intesa solo degli atti esteriori. Come virtù cristiana soprannaturale, oltre la perfezione adeguata dell'oggetto, interno ed esterno, include la perfezione ...
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età dell'oro
Giovanni Reggio
dell'oro. Della mitica età favoleggiata dai poeti, D. fa specifica menzione nella Commedia, due volte: la prima, come uno degli esempi di temperanza nella cornice dei golosi [...] (Pg XXII 148-150), dove, con una certa razionalizzazione del mito, è detto che in tale età la fame rendeva saporite le ghiande e la sete faceva dell'acqua dei fiumi un nettare (Lo secol primo, quant'oro ...
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mendicare
Vincenzo Valente
Il verbo ricorre tre volte e sempre in relazione più o meno scoperta con la condizione del poeta incalzato dalla ‛ dolorosa povertade ': Rime CIV 64 Larghezza e Temperanza [...] e l'altre nate / del nostro sangue mendicando vanno, dove D. sente idealmente coinvolte nel proprio destino la sorte delle più alte virtù disperse dalla malvagità degli uomini; Cv I III 4 peregrino, quasi ...
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Scultore (Firenze 1698 - Roma 1768). Allievo di G. B. Foggini e di C. Rusconi, a Roma svolse quasi tutta la sua attività; la sua arte, esemplare del classicismo settecentesco, è caratterizzata da elegante [...] stilizzazione e sottile naturalismo: Temperanza (1732-33; S. Giovanni in Laterano, capp. Corsini); le statue nel monumento a Innocenzo XII in San Pietro; Annunciazione (1750; S. Ignazio); Abbondanza e Salubrità nella fontana di Trevi, ecc. ...
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intemperanza
D. distingue tra vizi ‛ innati ' o ‛ connaturali ' e vizi ‛ consuetudinari ' sì come la intemperanza, e massimamente del vino (Cv III VIII 17).
Il termine ha qui valore di " incontinenza [...] " o " smoderatezza ", cioè il contrario della ‛ temperanza ', una delle undici virtù aristoteliche, che è regola e freno de la nostra gulositade e de la nostra soperchievole astinenza ne le cose che conservano la nostra vita (IV XVII 4). ...
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temperanza
s. f. [dal lat. temperantia, der. di temperare nel senso di «moderarsi, osservare la giusta misura»; nei sign. ant., è tratto direttamente da temperare]. – 1. a. Nell’etica classica, virtù che permette l’uso equilibrato dei piaceri...
tempera
tèmpera s. f. [der. di temperare]. – 1. a. Tecnica pittorica che utilizza colori in polvere stemperati in sostanze diverse dall’olio (anticam. rosso d’uovo, oggi colle animali), che si sciolgono con l’acqua; è caratterizzata dall’opacità...