(gr. Τουρδητανοί) In senso ristretto, gli antichi abitanti della valle del Guadalquivir e delle montagne adiacenti; in senso lato, i popoli affini assimilati da quello principale. Sono in sostanza gli [...] suscitare il casus belli con Sagunto. I T. erano i più progrediti tra gli Iberici, come eredi della civiltà tartessia, testimoniata da bronzi votivi, vasi dipinti, sculture, monili e armi; prima della dominazione romana, avevano loro leggi scritte ...
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(lat. Iberi, Hiberi) Nome attribuito dapprima agli abitanti della parte orientale della Spagna prelatina (distinti dai Tartessi, abitanti nella zona meridionale) e poi esteso a tutta la penisola. Pur [...] coraggiosi e resistenti, specialisti nella guerriglia. Nel Sud e Sud-est si costituirono monarchie forti come quella dei Tartessi, ma in genere l’organizzazione politica non oltrepassava il clan; rito funebre fondamentale era la cremazione; il culto ...
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MENACE (Μαινάκη, Maenăce)
Francesco Pellati
Città greca dell'estremo occidente mediterraneo, fondata dai Focesi di Marsiglia sulle coste meridionali della Penisola Iberica, non lungi dallo Stretto di [...] Gibilterra e da Malaga, nel territorio dei Tartessi e precisamente a 28 km. a est di Malaga, sulla sponda occidentale e presso la foce del piccolo fiume Velez, di fronte alla città iberica di Mainoba. Nella lotta d'espansione fra Greci e Cartaginesi, ...
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Antichissimo popolo d'origine ligure, che prima dell'invasione celtica della Spagna occupava la regione fra il Tago e l'Anas (Guadiana). Poi al sec. VI a. C. fu confinato all'estremo lembo sud-ovest della [...] penisola, a sud dei Celtici Cempsi e ad ovest dei Tartessî. Erodoto dice che i Cineti (che egli considera di razza iberica), situati al di là delle Colonne d'Ercole, erano l'ultimo popolo d'Europa verso occidente. Dopo l'espansione iberica esso ...
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Tartesso (gr. Ταρτησσός) Denominazione data dagli Orientali prima e poi dai Greci ai luoghi dell’estremo Occidente da cui provenivano i metalli (specialmente lo stagno). Non è chiaro se il nome significasse [...] ’8° sec. a.C., stabilirono l’egemonia sui mari d’Occidente in seguito a lotte vittoriose con i Tartessi, impedendone la libera navigazione colonizzatrice. Il dominio fenicio durò sino all’imporsi nel Mediterraneo occidentale della talassocrazia focea ...
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GERIONE (Γηρυών o Γηρυονεύς, Geryon)
Alessandro Olivieri
Figlio di Crisaore e dell'Oceanina Calliroe, abitante in Eriteia, isola posta vicino all'Oceano, che si cercava dagli antichi presso Cadice, alla [...] dal cane Orto. Eracle, mandato da Euristeo alla conquista di queste giovenche, pervenne nella Libia e, passato nel paese dei Tartessi, pose due colonne eguali sulle due rive dello stretto. Abbruciato dal Sole, tese l'arco contro l'iddio, sì che ...
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Iberica, Penisola
La più occidentale delle tre penisole dell’Europa meridionale. Il nome (a volte semplificato in Iberia) deriva da quello della sua popolazione originaria prelatina, gli iberi. Anche [...] quella degli iberi. Negli autori più antichi questo nome è limitato agli abitanti della parte orient. (distinguendosi da essi i tartessi, abitanti nella parte merid.), più tardi esteso a tutta la penisola. Nel sec. 6° a.C. penetrarono dalla Gallia i ...
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Città della Spagna, capoluogo della provincia omonima. Nonostante il suo esiguo sviluppo demografico (78.000 ab. nel 1930), rimane senza dubbio una delle più importanti città spagnole. La sua origine risale [...] in dubbio dal Beloch, dal Clerc e da altri. Si potrebbe credere che Cadice non fosse fondata che dopo le guerre coi Tartessî, cioè non prima del sec. VII, e fino alla egemonia dei Cartaginesi non fosse altro che una stazione navale. Lo Schulten crede ...
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Vedi HATHOR dell'anno: 1960 - 1995
ḤATḤOR (v. vol. III, p. 1115)
A. M. Bisi
Un'indagine sull'iconografia di Ḥ. fuori dall'Egitto, difficile per la quantità e la dispersione del materiale proveniente [...] e Cipro arriva all'arte dell'Occidente mediterraneo della prima metà del I millennio a.C. (bronzi e oreficerie tartessî, gioielli etruschi orientalizzanti, ecc.).
Nel primo caso si tratta di rapporti comprovati dall'archeologia, che ha messo in luce ...
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Una delle più importanti città della Spagna sul Mediterraneo (37°33′ N.; 0°57′ 30′′ O.), sebbene capoluogo solo di partido judicial nella provincia di Murcia. Lo sviluppo moderno della città è stato modesto: [...] di Annibale. Nel luogo sorgeva prima la città di Mastia o Massia, capitale dei Mastieni, che Eforo chiama Massia dei Tartessî, probabilmente perché, come sappiamo dal Periplo incluso nell'Ora maritima di Avieno, i Mastieni erano fra i popoli sotto l ...
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